TORINO-JUVENTUS, SOTTO LA MOLE IL DERBY DEGLI OPPOSTI

Submitted by Anonymous on Thu, 09/30/2021 - 10:20
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Redazione
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Torino-Juventus non è il derby più sentito d'Italia, semplicemente perché è sentito, di fatto, solo da una parte. Torino contro Juventus non è solo operaio contro “padrone” (per usare il linguaggio di un tempo), forse il modo più semplice per definirne la narrativa. Torino contro Juve è la sfida tra due modi di essere, perché è assolutamente possibile, oggi più di ieri, che un operaio tifi Juve e un imprenditore tifi Toro, ma per essere veri granata dentro, devi avere una certa predisposizione alla sofferenza, devi sapere che darai tutto e potresti non farcela, e per essere veri bianconeri dentro devi avere ben chiaro che “vincere è l'unica cosa che conta” e se fallisci, devi rialzarti e ripartire, e se vinci devi vincere ancora.

TORINO-JUVENTUS, PAROLA AI DOMINATORI

Certo, c'era un tempo in cui il Toro dominava il derby: ha vinto i primi tre e ben otto dei primi dieci e nel 1912, pensate, finì addirittura 8-0, anzi 0-8 perché era “in trasferta”. E quando c'era il grande Torino, beh, quasi non c'era partita, anche quando Ballarin fece due autoreti di fila la Juve al massimo riuscì a pareggiare. Poi, però, c'è stata la Juve di Boniperti, quella di Platini e poi quella del terzo millennio: ecco, qui il tifoso del Toro è tornato nella sua dimensione e anche quello della Juve, con i 13 gol di Boniperti (record assoluto), l'assoluta tranquillità di Le Roi Michel, per il quale il derby era una partita come le altre, e l'incredibile striscia degli anni 2000, con 30 partite giocate, 22 vittorie bianconere, 7 pareggi e un solo successo del Toro, nel 2015, con Darmian e Quagliarella a interrompere un digiuno di 20 anni.

TORINO-JUVENTUS, PAROLA AGLI EROI

Il 15 maggio 1932 Juventus-Torino fu la prima partita a essere trasmessa in diretta radiofonica dall'Eiar, l'antenata della Rai. Ma affinché le radioline diventassero il mezzo attraverso il quale vivere una favola bisogna aspettare il 27 marzo 1983: la Juve è sopra 2-0, gol di Paolo Rossi e Platini, e in quattro minuti, dal 70' al 74' Enrico Ameri deve prendere tre volte la linea per raccontare altrettanti gol granata, con il ribaltone firmato da Dossena, Bonesso e Torrisi. C'era già la tv, invece, a immortalare i gol di Pirlo e Cuadrado, entrambi al 93', uno nel 2014 e l'altro, ancora più importante, nel 2015, quando Allegri avviò una rimonta scudetto pazzesca dopo un inizio terrificante.

TORINO-JUVENTUS, PAROLA AI BURLONI

Da questo racconto resteranno fuori tanti derby giocati alla morte, una tripletta di Vialli, una doppietta di Conte, le vittorie granata firmate dai gemelli del gol Pulici-Graziani e tanti altri che non citeremo, ma è impossibile tener fuori Maspero e Maresca. 14 ottobre 2001, il Toro rimonta da 0-3 a 3-3, ma all'88' c'è un rigore per la Juve: Maspero scava una buchetta all'altezza del dischetto e Salas calcia altissimo. 24 febbraio 2002, ecco la rivincita: stavolta è il Toro che conduce 2-1 ma al minuto 89 sbuca Maresca che firma il pari e con il gesto delle corna scimmiotta l'esultanza di Ferrante e sbeffeggia l'intero popolo granata. Finì 2-2 e per una volta anche per i tifosi della Juve vincere non fu l'unica cosa a contare.

(Credits: Getty Images)

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