“Ehi Zlatan, mi stai ascoltando?”. “
Sì, vogliamo parlare o giocare?”.
Il ragazzino ha più o meno 11 anni, viene dal ghetto di Rosengard e risponde così al suo allenatore. Il trailer italiano di “Zlatan”, il film sulla vita di Ibrahimovic, mette subito le cose in chiaro: ecco cosa guarderete al cinema l'11 novembre, data sicuramente non casuale, 11/11, come il suo numero di maglia.
ZLATAN IBRAHIMOVIC, DAL GHETTO ALLA JUVENTUS
La vita di Zlatan Ibrahimovic l'aveva già raccontata Zlatan Ibrahimovic e non poteva essere altrimenti: il film porta sulla schermo solo una parte di ciò che il giocatore aveva svelato nella propria autobiografia, soffermandosi in particolare su due periodi, quello dagli 11 ai 13 anni, quando un adolescente ribelle ma molto legato al padre comincia a mostrare le proprie qualità sul campo, e quello dai 17 ai 23 anni, quando il talento diventa sempre più evidente e Ibra passa dal Malmoe all'Ajax, prima di approdare alla Juventus, in quel momento apice di una carriera che poi lo porterà anche all'Inter, al Barcellona, al Milan, al Psg, al Manchester United e di nuovo al Milan, solo grandi club, con la parentesi americana ai Los Angeles Galaxy.
ZLATAN IBRAHIMOVIC IL RIBELLE
Zlatan fa gol, palleggia, gioca di notte insieme ai compagni, colleziona (e ruba) figurine, vive nel mito di Mohammad Ali, poi diventa grande, in tutti i sensi, lo vedi in auto di lusso, lo senti prendere in giro i compagni e far infuriare gli allenatori, lo vedi mentre prova ad appiccare il fuoco in una casa e colpire un compagno con una testata, lo vedi praticare taekwondo, l'arte marziale che gli regalerà quelle doti acrobatiche uniche nel panorama calcistico mondiale. E poi lo vedi discutere con Raiola chiedendogli di cambiare aria: parole sante per il procuratore, allora non ancora re del mercato mondiale, che lo porta alla Juventus, con Luciano Moggi pronto ad accogliere quel ragazzo ribelle ma davvero forte.
ZLATAN AL CINEMA: UN VERO PERSONAGGIO
“Quando non hai nulla, devi lottare per tutto”.
Lo slogan utilizzato nel trailer spiega bene cos'è Zlatan Ibrahimovic: un guerriero. E il continuo riferimento ad Ali, del resto, non è un caso. “Stasera ballerò”, dice lui, pungolato dal padre. Ha ballato a lungo Zlatan e continua a farlo, sempre da protagonista, anche oggi a 40 anni, con un fisico che non è più quello di prima. Al cinema era già arrivato con il documentario del 2016 “Ibrahimovic – Diventare leggenda” e anche in quel caso non si andava oltre la Juventus. Stavolta Zlatan è interpretato da Dominic Bajraktari Andersson (fino ai 13 anni) e da Granit Rushiti, dai 17 ai 23, nel film diretto da Jens Sjögren. Dove emerge il calciatore, ma soprattutto il personaggio, quello che lo ha reso celebre in tutto il mondo ancor più delle sue magie in campo.
(Credits: Getty Image)
