Nè partite né allenamenti, Kyrie Irving è fuori squadra: i Brooklyn Nets hanno deciso così, out il play finché non si vaccinerà contro il coronavirus. Decisione coerente con quanto sostenuto finora dalla società eppure destinata a fare rumore perché Irving è parte integrante del Big Three, assieme a Kevin Durant e James Harden. Privarsi di uno dei più forti del roster - e più in generale della Nba - significa non guardare al risultato. La posizione di Irving, del resto, è nota da tempo: che sia o no vaccinato - non lo ha mai dichiarato - ha sempre sostenuto la linea di pensiero che lo ha portato a sostenere posizioni anti vaccinali, seppure con dei distinguo. Chi lo conosce va ripetendo che Irving non sia un no vax: ha solo deciso di sostenere la battaglia dei molti lavoratori che, a causa delle restrizioni determinate dalla politica vaccinale.
VACCINI E OBBLIGHI: LA SITUAZIONE IN NBA
Sebbene non vi sia l'obbligo a vaccinarsi per i giocatori della Nba, gli stessi - senza vaccino - non possono calcare la maggior parte dei palazzetti situati in città che richiedono la vaccinazione per aprire le porte all'accesso.