JUVENTUS-ROMA CON LOCATELLI E PELLEGRINI

Submitted by Anonymous on Sat, 10/16/2021 - 14:01
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Redazione
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Juventus-Roma presenta una sfida nella sfida ed è quella tra Manuel Locatelli e Lorenzo Pellegrini. Con Barella e Tonali, altri due italiani, più la rivelazione del Napoli Anguissa, sono i centrocampisti più in forma della Serie A. E soprattutto rappresentano allo stesso tempo il presente e il futuro della Nazionale.

LOCATELLI E PELLEGRINI: LA BATTAGLIA A CENTROCAMPO

Non sono gemelli diversi, sono diversi e basta, anche perché Locatelli, classe 1998, è nato due anni dopo. In comune hanno solo la zona che presidiano e se state pensando al centrocampo, quasi vi sbagliate, perché potete trovarli ovunque. Pellegrini, in particolare, è un jolly multiruolo anche se nella Roma di Mourinho si sta imponendo come trequartista nel 4-2-3-1 e sicuramente è la posizione che gli calza a pennello: 4 gol e un assist nel suo avvio di stagione in Serie A, più i tre centri in Conference League e l'ultimo in Nazionale contro la Spagna. Tornando un po' indietro nel tempo, in giallorosso Perrotta ebbe un'evoluzione simile, da mezzala a “falso 10” grazie all'intuizione di Spalletti, ma Pellegrini ha altre caratteristiche, con un piede più delicato e una visione di gioco più ampia, pur conservando gli stessi tempi di inserimento. A 25 anni, poi, è già il capitano della Roma, con un rinnovo tutt'altro che scontato appena firmato. Locatelli non ha ancora capito perfettamente quale sia la posizione a lui più congeniale e forse è un quid pluris: in un centrocampo a tre può fare il play e la mezzala, a due può giocare al fianco di un regista, di un incontrista o di un “assaltatore”. Può fare tutto, perché ha il pregio di pensare in verticale, quando ha la palla, cercando il compagno in profondità, e quando non ce l'ha, occupando lo spazio: due gol e un assist finora con la Juve, dove sembrava aver cominciato al piccolo trotto e ora è già un punto fermo, come da programmi estivi.

LOCATELLI, PELLEGRINI E IL SASSUOLO IN COMUNE

La storia di Locatelli e Pellegrini ha un punto in comune: il passato al Sassuolo. Locatelli è arrivato in Emilia nel 2018 perché il Milan non ha creduto in lui, forse colpa delle aspettative eccessive dopo quel gol alla Juve a 18 anni. Semplicemente non era ancora pronto, tant'è che anche in neroverde all'inizio ha faticato prima di conquistare la fiducia di De Zerbi, e alla fine in tre stagioni ha collezionato 96 presenze, con 6 gol, di cui 4 l'anno scorso. La Roma, invece, non ha mai smesso di credere in Pellegrini e al Sassuolo, nel 2015, lo ha ceduto sì a titolo definitivo dopo averlo fatto debuttare in A, ma con la formula della “recompra” che ha puntualmente applicato due estati dopo. Anche lui ci mette un po' prima di conquistare l'Emilia, ma Di Francesco pian piano comincia a puntare su quel ragazzo di 19 anni che lo ripaga con 9 gol in 53 partite in due anni. Così, mentre Loca non ha ancora terminato il suo processo di crescita in provincia, Pellegrini torna alla Roma e ne diventa subito un punto fermo, con Di Francesco e Fonseca. In quattro stagioni, tra campionato e coppe, gioca 161 partite e segna 27 gol: nell'anno meno prolifico, il 2019-20, all'unica rete in A abbina 9 assist.

LOCATELLI-PELLEGRINI E IL FUTURO AZZURRO

I numeri della scorsa stagione certificano la differenza sostanziale tra Locatelli e Pellegrini: 3.304 palloni giocati il primo (in 2.885 minuti), 1.976 il secondo (in 2.607 minuti); 4 gol e 2 assist il primo, 7 gol e 6 assist il secondo. Insomma, più regista uno, più attaccante l'altro. In Nazionale potrebbero sicuramente giocare insieme, ma, proprio a causa della loro duttilità, è possibile che siano rivali, perché nel 4-3-3 di Mancini, dove Jorginho è il play inamovibile, Locatelli (come all'Europeo) deve spostarsi sulla mezzala sinistra, mentre Pellegrini, con Chiesa, Insigne, Berardi, Zaniolo e altri possibili esterni, deve fare un passo indietro, forse nella stessa mattonella che teoricamente potrebbe occupare Locatelli e che teoricamente, al momento, appartiene a Verratti. Ma sperando che in Qatar ci sia dopo aver saltato il trionfo europeo, il capitano della Roma saprà trovare spazio ovunque. E proprio la concorrenza, con Locatelli e gli altri, lo farà ulteriormente crescere.

(Credits: Getty Image)

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