OPENING NIGHT NBA, RIAPRE IL PARADISO DELLA PALLA A SPICCHI

Submitted by Anonymous on Tue, 10/19/2021 - 18:35
Hero image
Autore
Redazione
news date
News di tipo evento?
No

L’attesa è stata più breve del solito, ma non per questo meno elettrizzante. Perché ogni volta che viene alzata la palla a due dopo il lungo letargo estivo, i cuori di milioni di appassionati tornano a battere all’unisono. Così, 91 giorni dopo aver concluso con la vittoria in gara 6 le Finals contro Phoenix, a Milwaukee il tempo dei festeggiamenti non è ancora finito: stanotte, nel tradizionale opening night, i Bucks riceveranno l’anello e proveranno a far capire subito chi è che comanda, con Giannis Antetokounmpo pronto a meravigliare il proprio pubblico al cospetto dei grandi rivali dell’Est. Perché i Brooklyn Nets, al netto della difficile e complicata gestione del caso Irving, a detta di molti restano comunque la maggiore candidata ad arrivare a giocarsi il titolo. Passare al Fiserv Forum sarebbe già un segnale forte e chiaro da mandare alla concorrenza, prima ancora che a se stessi. Per il pubblico europeo, rimettere la sveglia alle 1,30 è quasi d’obbligo. E poi prendere un paio di caffè intorno alle 4, giusto in tempo per godersi il derby californiano tra Los Angels Lakers e Golden State Warriors. Solo due gare nella prima notte della nuova stagione, ma per palati decisamente fini.

PIÙ CHE UNA RIVINCITA, UNA SFIDA TRA GIGANTI

Più della clamorosa rimonta dei Bucks, capaci di passare da 0-2 a 4-2 contro i Suns di Chris Paul, Devin Booker e DeAndre Ayton, la fotografia della stagione 2020-21 di Milwaukee è riassunta nell’istant replay che in gara 7 di finale di Conference contro Brooklyn negò la vittoria a Kevin Durant e compagni. La colpa venne data proprio al dito pollice di quest’ultimo (numero 56 di scarpa…), rea di aver pizzicato la linea dei tre punti e aver così vanificato il possibile canestro della vittoria. Fosse stato da tre, alle Finals sarebbero andati i Nets: all’overtime vinsero i Bucks, chiudendo una serie iconica e per certi versi irripetibile. Stasera parlare di rivincita è forse esagerato, ma di sicuro il duello a distanza tra Antetokounmpo e Durant promette scintille, specie dopo l’incredibile serie della passata stagione nella quale entrambi si spinsero quasi più in là dei loro limiti. Per ripetersi i Bucks avranno bisogno di un upgrade dalla panchina, specie dopo l’addio di PJ Tucker, finito a Miami. La promozione a titolare di Donte Di Vincenzo, unita alla crescita di Jrue Holiday, rappresentano le due novità più rilevanti all’interno di un gruppo che chiederà tanto anche a Chris Middleton, decisivo nei momenti chiave delle scorse Finals. I Nets sulla carta sono fortissimi, con o senza Irving (fuori rosa perché s’è rifiutato di vaccinarsi): Durant e Harden sono due All-Star conclamati, il ritorno di Aldridge è tra le note di maggiore curiosità, le rotazioni allungate con Patty Mills e Blake Griffin un lusso per chiunque, a Est e non solo. La partenza è subito per intenditori: Giannis e Durant è già un inizio da leccarsi i baffi.

I LAKERS DEI “VETERANI” SUBITO ATTESI AL VARCO

I Lakers dello showtime hanno fatto la storia, ma la versione 2021-22 è quanto di più simile potrebbe esistere, se paragonato a questa squadra. Perché a LeBron James (stagione consecutiva numero 19 nella Lega, sempre più a caccia di record) e Anthony Davis s’è aggiunto anche Russell Westbrook, deciso a rinunciare a qualche possesso e statistica da tripla doppia pur di contribuire a mettere le mani sul primo anello in carriera. Coach Vogel ha la squadra più esperta della Lega, piena di vecchie volpi ancora prolifiche (Carmelo Anthony e Rajon Rondo sanno ancora il fatto loro, Dwight Howard nei pochi minuti sul parquet garantisce ancora una buona resa) e costretta, anzi, condannata a puntare al bersaglio grosso, senza ma e senza sé. Una batteria di veterani che in preseason ha fatto male (6 ko. su altrettante gare disputate), subito chiamata a una reazione contro i Golden State Warriors, dove Steph Curry a 29 anni è sempre più il faro e l’icona di un gruppo che attende con trepidazione il rientro di Klay Thompson, previsto a metà stagione. Con gli Splash Brothers al completo, le ambizioni play-off dei ragazzi di Kerr sono decisamente credibili, specie se Draymond Green dovesse tornare quello dei giorni migliori e se la crescita dei due prospetti pescati al draft (Jonathan Kuminga e Moses Moody) dovesse rivelarsi più rapida del previsto. Stanotte allo Staples Center il pronostico penderà dalla parte dei Lakers, nonostante nei due incroci delle scorse due settimane sono stati sempre i Warriors a spuntarla. Ma LeBron in entrambi in casi non aveva ancora allacciato le scarpe, e si sa che quando si ricorda di farlo per gli avversari il più delle volte sono dolori.

(Credits: Getty Image)

Template News
Post
Fonte della news
SN4P
Sport di Riferimento
Basket