La terza giornata della fase a gironi di Champions League si è rivelata agrodolce per le italiane. Due vittorie, per Inter e Juventus, e due sconfitte, per Milan e Atalanta. Stando alle classifiche dei rispettivi gruppi la situazione è piuttosto chiara: Allegri è a un passo dalla qualificazione, le due nerazzurre (entrambe a quota 4 punti) sono in piena corsa, i rossoneri sono quasi fuori.
CHAMPIONS, JUVE A UN PASSO DAGLI OTTAVI
La Juventus continua la marcia inarrestabile in Europa battendo anche lo Zenit: tre vittorie su tre, zero gol subiti. A San Pietroburgo, per ammissione dello stesso Allegri e della squadra, i bianconeri hanno giocato male. Ma in perfetta linea con il motto bianconero, vincere è l’unica cosa che conta: averlo fatto di “corto muso” per la quarta volta di fila tra campionato e coppe è l’indice della ritrovata solidità. Per lo spettacolo c’è tempo, o forse non si vedrà mai. Intanto Max benedice la serie di 1-0 e si gode il primo posto: martedì 2 novembre basterà pareggiare in casa con lo Zenit per garantirsi la qualificazione agli ottavi, ma un successo sarebbe meglio per tenere ancora a distanza il Chelsea.
CHAMPIONS, L’ATALANTA PUÒ ANCORA SOGNARE
L’Atalanta si è svegliata da un bel sogno, ma ci sono tutti i presupposti per riprendere a sognare. Certo, dopo essere andati avanti 2-0 e aver sfiorato il 3-1 all’Old Trafford, non si può essere felici dopo una sconfitta, ma al momento il cammino della Dea è perfettamente in linea con aspettative e possibilità. Perdere contro il Manchester United ci sta, soprattutto se giochi tutto il secondo tempo senza la difesa titolare schierando De Roon-Palomino-Lovato contro Cavani e Ronaldo. Gasp è secondo a pari merito con il Villarreal, con una differenza reti peggiore: quasi certamente sarà decisivo proprio lo scontro diretto a Bergamo dell’8 dicembre per superare il turno. Sarà meglio recuperare qualche infortunato, soprattutto Gosens, ma come sempre sarà il gioco a fare la differenza.
CHAMPIONS, L’INTER C’È MA SERVE IL BIS
L’Inter ha messo da parte la rabbia per la sconfitta con la Lazio e anche la paura di diventare la terza vittima del sorprendente Sheriff Tiraspol. Neppure dopo aver subito il pari i nerazzurri si sono disuniti: reazione immediata, subito un’occasione e poi il gol di Vidal. Ecco, i “vecchietti” si sono presi la scena: il cileno e prima ancora Dzeko, più De Vrij, autore del 3-1, senza dimenticare l’apporto di Perisic. Serviva esperienza e servirà ancora, nel prossimo turno, perché ora l’Inter è terza dietro Real Madrid e Sheriff e in Moldavia, anzi in Transnistria, solo un successo le consentirebbe il sorpasso. Considerando che all’ultima giornata Inzaghi è atteso dalla trasferta al Bernabeu, sarà meglio chiudere i conti prima.
CHAMPIONS, AL MILAN OCCORRE UN MIRACOLO
Il Milan è uscito con le ossa rotte dalla sconfitta con il Porto. Perché contro Liverpool e Atletico Madrid aveva dato l’impressione di essere all’altezza di due big del calcio europeo, mentre al Dragao ha fatto un netto passo indietro rimediando la terza sconfitta consecutiva e restando a quota zero punti. Sarà difficile ripetere il miracolo riuscito all’Atalanta due anni fa, per il valore degli avversari e per un’infermeria sempre troppo affollata che indebolisce i rossoneri: dal punto di vista strettamente aritmetico, potrebbero bastare 7 punti nelle prossime tre gare, o magari potrebbero non bastare neppure tre vittorie. In ogni caso occorre un miracolo sportivo, perché bisogna sperare in una serie di incastri e magari di incontrare un Liverpool demotivato all’ultima giornata a San Siro. Avere almeno uno tra Ibra e Giroud al top della condizione sarà fondamentale per la rimonta.
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