Il Napoli batte 3-0 il Legia Varsavia, la Lazio pareggia 0-0 con il Marsiglia. In comune, oltre al doppio clean sheet, le buone prestazioni delle due squadre italiane impegnate in Europa League e anche i punti in classifica: 4. Una vittoria, un pari e una sconfitta nelle prime tre giornate sia per Spalletti che per Sarri che al momento sono al secondo posto nei rispettivi raggruppamenti, il primo dietro il Legia appena battuto, l’altro a -3 dal Galatasaray che nella prima giornata diede una lezione ai biancocelesti.
EUROPA LEAGUE, LAZIO IN CRESCITA MA IL CALENDARIO È COMPLICATO
La Lazio ha mostrato segnali di crescita sul piano del gioco contro il Marsiglia. Ha sofferto un po’ nel primo tempo, ma nel complesso la difesa, con i due centrali titolari Luiz Felipe e Acerbi che mancheranno in campionato a Verona per squalifica, ha tenuto bene, con il solo Marusic, adattato a sinistra, che ha faticato sull’ex romanista Under. L’unico che continua a preoccupare è Luis Alberto, entrato nel momento migliore dei biancocelesti, ma apparso ancora fuori dal gioco. Il problema più grave, semmai, è il calendario: la Lazio giocherà le prossime due partite in trasferta, prima a Marsiglia e poi a Mosca contro la Lokomotiv, chiudendo in casa contro il Galatasaray. Pensare al primo posto che dà l’accesso agli ottavi forse è troppo, anche se è tutto aperto: andrebbe bene anche il secondo con il conseguente spareggio con una delle terze classificate ai gironi di Champions, ma sarà fondamentale non perdere in Francia tra due settimane.
EUROPA LEAGUE, NAPOLI CON IL VENTO IN POPPA
Il netto 3-0 al Legia Varsavia, seppur maturato nell’ultimo quarto d’ora, accresce i rimpianti del Napoli per il passo falso con lo Spartak Mosca, ultimo a quota 3 eppure capace di sbancare il Maradona. Gli azzurri sono la squadra più forte del gruppo, forse superiore anche al Leicester che alterna grandi prestazioni a figuracce anche in Premier. Spalletti ha fatto ricorso al turnover ottenendo risposte importanti soprattutto da Demme ed Elmas a centrocampo, ha messo minuti nelle gambe di Mertens, che non ha trovato il gol ma ha dimostrato di essere di nuovo in buona condizione, e ha rilanciato Lozano, depresso dalla sostituzione contro il Torino. Certo, il faro è ancora Osimhen: dentro lui, la partita è cambiata. Ma il riscatto di Insigne, che con un gran gol si è rifatto del rigore sbagliato domenica, non può passare in secondo piano. La capolista della Serie A ha la possibilità di puntare al primato del gruppo, anche se adesso ha due trasferte di fila (a Varsavia e Mosca) mentre il Leicester, al contrario, ne giocherà due in casa, prima di arrivare a Napoli all’ultimo turno: difesa a parte, la rosa è abbastanza profonda per non abbassare la guardia neppure in Europa.
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