Jannik Sinner contro Diego Schwartzman. È questa la finale del torneo Atp 250 di Anversa in programma oggi pomeriggio alle 16.30. Era la finale più attesa, tra il numero 1 e il numero 2 del tabellone e i due favoriti hanno rispettato il pronostico con un meraviglioso percorso netto, senza perdere neppure un set nelle tre partite disputate sul cemento belga.
ANVERSA, SINNER A CACCIA DEL QUINTO TITOLO
Jannik Sinner va a caccia del quinto titolo in carriera, il quarto del suo fantastico 2021. Ha già trionfato a Melbourne, Washington e Sofia, dove si è ripetuto bissando il successo del 2020, ora vuole arricchire una bacheca già folta, considerando che l'altoatesino ha appena 20 anni, compiuti ad agosto. La sua crescita esponenziale l'ha portato fino al numero 13 del ranking e potrebbe portarlo alle ATP Finals di Torino in programma a metà novembre: vincere ad Anversa gli regalerebbe altri punti, fondamentali per entrare tra i primi otto dell'anno insieme all'altro azzurro Berrettini. Il cemento è la sua superficie preferita e lo sta dimostrando: è qui che ha vinto gli altri tornei e ad Anversa il livello del suo tennis è salito ulteriormente, in particolar modo al servizio. Ha avuto solo un piccolo calo di tensione ai quarti contro Rinderknech, subendo l'unico break del suo eccellente torneo tra un servizio e l'altro strappato all'avversario. In semifinale contro Harris, invece, è stato perfetto liquidando l'avversario in meno di un'ora e mezza e concedendo tre palle break nello stesso game, puntualmente salvate.
ANVERSA, SCHWARTZMAN AVVERSARIO INEDITO
Diego Schwartzman è un avversario pericoloso per Jannik Sinner, non foss'altro perché non l'ha mai affrontato, ma non solo. L'argentino è numero 14 del ranking e l'anno scorso è arrivato anche nella top ten, mentre in questa stagione ha vinto a Buenos Aires portando a quattro i titoli in carriera, ironia della sorte gli stessi di Sinner. La differenza è che Schwartzman ha 29 anni e ha impiegato molto più tempo per mettersi in mostra. Ad Anversa, come detto, non ha perso un solo set e ha faticato di fatto solo contro Murray agli ottavi, mentre in semifinale con Brooksby, dopo il primo parziale equilibrato, nel quale ha concesso un break, ha risolto in fretta la pratica nel secondo con un eloquente 6-0. Sul cemento ha vinto un solo torneo in carriera, a Los Cabos nel 2019, e i suoi migliori risultati li ha ottenuti soprattutto sulla terra, in particolare al Roland Garros, con le semifinali del 2020 e i quarti del 2018 e di quest'anno. Ma è arrivato due volte ai quarti anche a New York: sottovalutarlo sarebbe un grave errore.
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