TONY CAIROLI, LA LEGGENDA DEL MOTOCROSS ALL’ULTIMO BALLO

Submitted by Anonymous on Fri, 10/29/2021 - 17:08
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Redazione
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Preparate i fazzoletti perché non sarà una fine d’anno come le altre. L’ultima vampata di fango e sudore, l’ultimo holeshot che attende il campione dei campioni, prossimo al ritiro e deciso a regalarsi ancora qualche perla. Perché se pensi al motocross pensi giocoforza a Tony Cairoli, che un mese e mezzo fa ha annunciato il ritiro al termine della stagione corrente, ma che intanto è tornato a fare quello che l’ha reso grande agli occhi del mondo, cioè vincere e prendersi la scena in ogni angolo del pianeta delle ruote motrici. Una forza della natura testimoniata dai numeri, che raccontano di 9 titoli mondiali, 94 vittorie parziali e 178 podi, oltre che di una capacità innata di bucare lo schermo e di far apparire facili anche le cose apparentemente insormontabili. Una leggenda vivente che ha scelto di scendere dalla moto ma di farlo con stile, convinto che lasciare quando si è ancora al top è la scelta migliore che uno possa fare.

“Non mi è mai piaciuta l’idea di correre tanto per correre. Se sono competitivo bene, altrimenti è giusto pensare ad altro. Non è stata una decisione semplice da prendere, ma mi piace l’idea di salutare la compagnia riuscendo ancora a lottare per il vertice. Insomma, io al decimo posto non mi ci so proprio vedere”.

LA PARABOLA DI UN PREDESTINATO

Paragoni con altri illustri colleghi si sprecano (qualcuno ha detto Valentino Rossi?), ma a Cairoli tutto questo poco importa. A lui è sempre e solo piaciuto aprire il gas e provare a stare davanti a tutti, cosa che gli è riuscita decisamente bene per gran parte della carriera. Alla piccola cittadina di Patti, hinterland messinese, che gli ha dato i natali, ha permesso di farsi conoscere e apprezzare per le sue bellezza in giro per tutto il globo. Una fama dovuta ai straordinari risultati che Tony ha cominciato a raccogliere già negli anni dell’adolescenza, mettendosi in luce nei campionati italiani cadetti all’inizio del nuovo millennio e guadagnandosi una chance per esordire nel mondiale MX3 già nel 2002, a nemmeno 17 anni compiuti. La prima vittoria arriverà poco meno di due anni dopo in coda a una stagione conclusa al terzo posto assoluto, anticamera di ciò che accadrà nel 2005 quando il pilota Yamaha conquisterà il titolo MX2. Era chiaro a tutti che era nata una stella nel firmamento del motocross: seppur l’anno dopo dovette accontentarsi della piazza d’onore, nel 2007 Cairoli conquistò il suo secondo mondiale, meritandosi una chiamata al piano di sopra, pronto a entrare nell’arena delle moto della top class. E tanto per non smentire la sua fama, alla gara d’esordio in Gran Bretagna centra subito la prima vittoria.

L’IMPERATORE DELLA CLASSE REGINA

È evidente che quel siciliano dalla faccia pulita e dal sorriso sempre stampato sul volto avrebbe alzato un bel polverone sulla classe regina. E se nel 2008 un infortunio al ginocchio gli nega la possibilità di conquistare il primo titolo mondiale in MX1 (quando in estate si fece male era davanti a tutti nella classifica generale), dal 2009 il buon Tony decide che è tempo di estendere il proprio dominio alla stregua di un imperatore. Vince 6 titoli consecutivi, il primo in Yamaha, gli altri (cioè a partire dal 2010) in sella ai rivali della KTM, che scelsero proprio Cairoli per cercare di contrastare il dominio delle marche giapponesi, che durava da 25 anni. Tony infila un record dopo l’altro diventando il pilota più vittorioso di tutti i tempi, mostrando una superiorità tale da rendere superfluo qualsiasi tentativo avversario di porre rimedio. A interrompere l’egemonia, nel 2015, interviene la sorte, che lo mette ko. costringendolo a star fuori da metà stagione in poi, per la gioia del francese Febvre che riporta il titolo in Yamaha. Gli strascichi dell’infortunio si faranno sentire anche nella stagione successiva, conclusa al secondo posto dietro allo sloveno Gajser, poi però nel 2017 l’ordine naturale delle cose viene ristabilito e Cairoli può mettere le mani sulla nona corona mondiale.

IL CORAGGIO DI CHIUDERE AL TOP

Con l’aumentare della concorrenza, peraltro piuttosto giovane, anche per Tony si è aperto un nuovo capitolo della propria carriera. Pur senza riuscire a vincere il decimo titolo, le ultime 4 stagioni hanno fatto vedere al mondo che il siciliano è ancora competitivo, e che forse con un pizzico di buona sorte potrebbe persino andare a centrare quel titolo che lo proietterebbe definitivamente nella leggenda non solo del motocross, ma più in generale dello sport a 360 gradi. La scelta di dire basta quando è ancora al top della condizione è però figlia di un ragionamento piuttosto semplice, ma che necessita coraggio: lasciare un bel ricordo di sé, e non una copia sbiadita di ciò che si è stati, è forse l’atto più intrepido che Cairoli avrebbe potuto fare dopo 20 anni passati a fare su e giù tra fango e dossi artificiali. Una carriera inimitabile destinata a chiudersi con altri tre appuntamenti in Italia (il 31 ottobre a Pietramurata, il 7 e il 14 novembre a Mantova) nei quali in tanti proveranno a spingere il campione di Patti verso l’ultima grande impresa. La matematica invero terrebbe aperta ancora una porta per il mondiale, ma forse a Tony tutto ciò nemmeno interessa. A lui basta entrare definitivamente nel cuore della gente. E non servono altre vittorie per riuscire nell’intento.

(Credits: Getty Image)

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