Mentre vi scriviamo, all’Omnisport di Bercy sono già iniziati i primi incontri del primo turno del torneo di Parigi. Un evento da non perdere per numerose ragioni. Qui vi sintetizziamo le più importanti.
È L’ULTIMO MASTER 1000 DELLA STAGIONE
Ottavo e ultimo torneo di categoria 1000 per questa stagione che ha visto il forfait solo dell’evento in quel di Shanghai. Come sappiamo i master 1000 sono i tornei più importanti dopo i 4 slam, sia per punti messi in palio per il ranking mondiale, sia per i montepremi che sono sempre di altissimo livello.
Per il torneo di Parigi il prize money totale è di oltre 5 milioni di euro. Hurkacz a Miami, Tsitsipas a Montecarlo, Zverev a Madrid e Cincinnati, Nadal a Roma, Medvedev a Toronto a Norrie e Indian Wells sono stati i vincitori dei master 1000 di questa stagione con Sinner e Berrettini che hanno entrambi raggiunto una volta la finale, rispettivamente sul cemento di Miami e sulla terra di Madrid. Nessuna vittoria per il numero 1 Nole Djokovic che assieme a Nadal è il tennista che ha vinto più master 1000 in carriera (36). Il serbo è il grande favorito del torneo di Parigi col 30% delle probabilità secondo gli esperti.
SARÀ DECISIVO PER SINNER ALLE FINALS DI TORINO
Per la prima volta nella storia questa è la settimana che vede due italiani nella top 10 del ranking ATP. Peccato però per l’assenza di Berrettini a Bercy con Matteo che, alle prese con un problema ai muscoli del collo, ha saggiamente deciso di riposarsi in vista di Torino. Torino appunto, una vera e propria ossessione per Sinner che sta rincorrendo uno degli ultimi 2 posti ancora libero per le finals che per la prima volta si disputeranno su suolo italiano.
L’altoatesino è il favorito ad accedere al super-torneo di fine stagione assieme al norvegese ma tutto dipenderà dalle loro prestazioni a Parigi e da quelle degli avversari diretti nella race di Torino: Hurkacz, Norrie, Auger-Aliassime, Karatsev, Schwartzman, Basilashvili e Carreno Busta. Ma non è detto che il tutto si risolva a Parigi, anzi, gli incastri e i conteggi vari potrebbero prolungarsi fino alla prossima settimana con l’ATP 250 di Stoccolma. Al momento Sinner resta quinto favorito alla vittoria del master 1000 di Parigi col 5% delle chance, dietro solo a Djokovic, Medvedev, Zverev e Tsitsipas.
NELLE ULTIME 5 EDIZIONI NON HA MAI ANNOIATO
Giunto alla sua 49esima edizione, nelle ultime stagioni il master di Parigi è stato uno degli eventi più incerti ed equilibrati della fascia 1000. Infatti dal 2016 ad oggi abbiamo visto ben 10 finali differenti con ben 5 differenti campioni: nell’ordine Murray, Sock, Khachanov, Djokovic (recordman con 6 successi) e Medvedev. Proseguirà anche quest’anno questa strana ed interessante tendenza?
È QUASI UN TABU’ PER I TENNISTI DI CASA
Restando all’albo d’oro fa sicuramente scalpore vedere che nella storia del torneo di Parigi siano state solo 3 le vittorie di un tennista francese: Forget nel 1991, Grosjean nel 2001 e Tsonga nel 2008. Nelle 3 edizioni successive Monfils (2 volte) e di nuovo Tsonga, hanno sfiorato la vittoria perdendo in finale. Da lì in poi il nulla assoluto.
CI REGALERA’ GRANDI MATCH FIN DAL PRIMO TURNO
Essendo un master 1000 e nonostante i forfait di nomi illustri, da Federer a Nadal, passando come detto per Berrettini e finendo con i vari Goffin, Isner, Raonic, Shapovalov e Thiem, il livello del torneo è ovviamente di altissimo livello. E nonostante i primi 8 tennisti del seeding, entreranno in azione solo al secondo turno, nelle prime due giornate non mancheranno i match interessanti.
Fra quelli sulla carta più equilibrati citiamo: Mannarino-Basilashvili, Djere-Musetti, Murray-Brooksby, Harris-De Minaur, Krajinovic-Opelka e Paul-Struff. Tutti incontro dove il gap fra il favorito e l’under dog è risicato e dove potrebbe quindi succedere di tutto.
(Credits: Getty Images)
