Che Antonio Conte non sarebbe rimasto lontano dai campi di gioco troppo a lungo lo si sapeva benissimo: troppo forte la voglia di allenare dell'ex Juventus e Inter e troppo grande l'appeal che suscita il suo palmares. L'ex Ct della Nazionale italiana ha detto sì alla proposta del Tottenham, in cerca di un allenatore dopo l'esonero di Nuno Espirito Santo, che ha pagato la sconfitta casalinga contro il Manchester United al culmine di un avvio di campionato non entusiasmante. Tra Conte e il Tottenham - dopo un incontro avvenuto a Londra con il presidente Daniel Levy e con il "chief football officer" Fabio Paratici - è stato raggiunto un accordo verbale che porterebbe l'italiano a diventare il nuovo manager degli Spurs. A riportare indiscrezioni è la stampa inglese, secondo cui i dettagli per il ritorno di Conte in Inghilterra sarebbero quelli di un contratto fino al 2023 - con opzione per il rinnovo - dal valore di circa 15 milioni di euro a stagione.
PARATICI-CONTE: CONTATTI AVVIATI IN ESTATE
Già nel corso della scorsa estate Paratici aveva tentato invano di convincere il tecnico ad accasarsi agli Spurs ma, dopo l'esperienza con l'Inter l'ex Chelsea non aveva ritenuto opportuno ripartire subito. Nelle scorse settimane si era vociferato di un interessamento del Manchester United. Stando ai rumors, Conte avrebbe chiesto assicurazioni sul mercato e messo nero su bianco una campagna di rafforzamento che passerebbe attraverso una serie di calciatori dal contratto in scadenza: avrebbe indicato i nomi di Dusan Vlahovic e Franck Kessie ma anche quelli di Marcelo Brozovic e Stefan de Vrij. Sicuramente gli Spurs cercheranno di accontentarlo, per quanto possibile, già da gennaio. Per ufficializzare l'accordo tra Conte e il Tottenham mancherebbe poco: l'intenzione sarebbe quella di chiudere entro giovedì, giorno in cui gli inglesi saranno impegnati contro il Vitesse in Conference League.
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