Finale scritta, certo, ma nulla è mai scontato. Il tennis lo insegna sempre e il fatto che siamo nel finale di una stagione lunghissima avrebbe potuto sovvertire ogni pronostico. Invece no: a giocarsi il trono del Parigi-Bercy saranno Novak Djokovic e Daniil Medvedev, rispettivamente numero 1 e numero 2 del ranking. Il miglior epilogo che ci si potesse aspettare dal Masters 1000 parigino è la risultante delle due semifinali che hanno consacrato i favoriti, sebbene i due arrivino alla finale dopo due semifinali per nulla simili.
DJOKOVIC-HURKACZ 2-1 (3-6, 6-0, 7-6)
Ha faticato, Nole, contro il polacco Hubert Hurkacz: gli è toccato rimontare lo svantaggio di un set perso per 6-3, passeggiare nel secondo - chiuso 6-0, Hurkacz incredibilmente svuotato a livello fisico e mentale mentre Djoko imponeva il suo gioco reggente fatto di fondamentali accademici - e metterci tutto l'impegno possibile nel terzo, concluso al tie break. Già detto in altre circostanze ma val la pena ribadirlo: plauso a un grande Hurkacz per come ha affrontato l'intera settimana e per essersela giocata fino alla fine. A quel punto, non aveva niente da perdere perché, semmai si possa trarre un vantaggio dal fatto di giocare contro un certo signor Djoko, è proprio quello di non rimetterci mai la faccia, nemmeno in caso di batosta.
MEDVEDEV-ZVEREV 2-0 (6-2, 6-2)
Contro il numero 1, Daniil Medvedev: tutto troppo facile per il russo che ha liquidato in due set puliti (6-2, 6-2) un Alexander Zverev da cui ci si aspettava qualcosa di più. Invece, Medvedev ha fatto quello che ha voluto: la differenza di valori, in campo, è stata notevole fin dai primi scambi: Zbverev brekkato al quinto e al settimo gioco del primo set (41' di gioco), al terzo e al quinto del secondo (39' di gioco).
Con la vittoria su Hurkacz, Djoko si è consacrato numero 1 del 2021: nessuno può insidiarlo da qui al 31 dicembre e chiude in prima piazza per il settimo anno. Mai nessuno come lui: staccato anche Pete Sampras, che detiene il record di stagioni consecutive da numero 1, dal 1993 al 1998. non solo, a 34 anni Nole è il più anziano di sempre a chiudere in vetta al ranking: in tal senso, ha battuto se stesso visto che lo scorso anno aveva realizzato lo stesso record. In ultimo, è di Djokovic anche il record di settimane da numero 1 nel ranking: al 22 novembre, il lunedì successivo alla finale delle Nitto ATP Finals, avrà raggiunto quota 348.
Sono fiero di questo risultato, cercare di terminare la stagione da numero 1 del ranking ATP è sempre uno dei più grandi obiettivi all'inizio di ogni anno. Farlo per sette anni e superare il mio idolo Pete Sampras è incredibile.
Ora non gli resta che vendicare la sconfitta subita per mano di Medvedev nell'ultima finale degli US Open: i due saranno in campo domenica 7 novembre dalle 15.
