Valentino Rossi è pronto all’ultimo giro di pista. A Valencia, dove si terrà il Gran Premio conclusivo della stagione, il Dottore chiuderà una carriera impressionante, fatta di trionfi e record, di sana follia e di puro divertimento. Il suo e quello di chi l’ha visto correre. Il 14 novembre 2021 non sarà una data come le altre nella storia dello sport: sarà per sempre il giorno dell’addio di un’icona. Lo ha ammesso anche lui, nella consueta conferenza stampa del giovedì. Non per vantarsi, ma semplicemente perché quell’essere diventato, anzi, quell’essere per sempre il simbolo del motociclismo è la cosa che più gli resterà nel cuore.
VALENTINO ROSSI, GIRO D’ONORE A VALENCIA
Il Motomondiale l’ha vinto Fabio Quartararo, la classifica costruttori se l’è aggiudicata la Ducati. A Valencia, di fatto, si corre per l’onore e per la gloria: tutto è già deciso, il destino sembra aver architettato tutto per rendere omaggio al più grande campione della storia delle moto. A partire dalla data: 14-11-21, anziché i trattini metteci il segno “+” e vedrete che la somma fa 46, il numero di Valentino Rossi. I piloti, tutti più giovani di lui, hanno visto in Vale un modello da imitare: magari qualcuno gli tifava contro, come ha ammesso candidamente Alex Marquez che parteggiava per il connazionale Pedrosa, ma dal primo all’ultimo, domenica saranno tutti ai suoi piedi. Il giro d’onore a fine corsa è già deciso ed è anche già deciso che nessuno gli regalerà nulla: Valentino ha vinto 9 Mondiali in carriera e non è riuscito a raggiungere la doppia cifra, ha vinto 89 Gran Premi in MotoGP (115 in totale) e dopo aver tagliato per primo il traguardo ad Assen nel 2017, nei successivi quattro anni e mezzo non è riuscito a centrare quota 90, mentre è salito sul podio 199 volte nella classe regina (235 comprendendo anche le altre), l’ultima l’anno scorso in Andalusia, e nel 2021 non è riuscito ad arrivare a 200. Pazienza, dovrà guadagnarselo in pista, magari sfruttando l’atmosfera da ultimo giorno di scuola che si respira, anche tra i rivali, ma quest’anno non è mai andato oltre l’ottavo posto e sarà davvero dura.
VALENTINO ROSSI, L’OMAGGIO DELLA DORNA
La Dorna, che gestisce il settore commerciale del Motomondiale, ha già celebrato a modo suo Valentino Rossi, facendogli trovare a Valencia le nove moto con cui ha vinto i suoi titoli iridati, compresa la tanto amata Honda 500 del 2001 che la casa giapponese, purtroppo, non regalerà al pilota italiano. Ma non è stata l’unica sorpresa: sul circuito Ricardo Tormo campeggia un enorme murale con il volto del Dottore, preparato per l’occasione ma destinato a restare lì per sempre; nel paddock, invece, è stato preparato un gigantesco poster giallo, che piloti e addetti ai lavori impreziosiranno con le loro dediche. Ma di sicuro non è tutto: molto probabilmente anche la banda di Valentino, con Uccio in testa, avrà in serbo qualche sorpresa delle sue. Che magari stavolta non farà solo ridere, ma farà anche piangere.
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