LA YAMAHA M1 SCRIVE A VALENTINO ROSSI. CON AMORE

Submitted by Anonymous on Sun, 11/14/2021 - 22:44
Hero image
Autore
Redazione
news date
News di tipo evento?
No

A Valencia termina con una decima posizione l’ultima gara di Valentino Rossi, tra tifosi in festa, lacrime e tanta, tanta gratitudine.

Un weekend particolare quello che ha appena concluso il Motomondiale 2021, con i titoli già assegnati. Tutto passa in secondo piano se uno dei più grandi piloti della storia del motociclismo mondiale decide di smettere concedendosi un ultimo giro d’onore. Oltre 70mila tifosi, tra cui molti spagnoli e questo la dice tutta sulla grandezza del personaggio, sono accorsi al Gran Premio della Comunità Valenciana per rendere omaggio al Dottore: 26 anni di carriera, 9 titoli mondiali, 151 Gp vinti e per il ruolo che ha avuto come ambasciatore della disciplina nel mondo.

Il clima di festa si è respirato ininterrottamente per tutto il fine settimana ma solo alla conclusione della gara, vinta da “Pecco” Bagnaia, tutti i presenti sono esplosi in una grande festa quasi come se solo in quel momento si stesse realizzando ciò che stava accadendo e ciò a cui si stava dicendo addio. Perché Valentino Rossi non è solo uno sportivo ma anche una fonte di ispirazione per altri piloti e per chi non ha niente a che vedere con questo mondo ma ha solo voglia di imparare a non mollare mai. Ne sono una dimostrazione i ringraziamenti di tifosi come Tom Cruise, Roger Federer, Lewis Hamilton, Rafa Nadal e Keanue Reeves, apparsi sui maxi schermi al termine della gara mentre un emozionato Valentino, che qualche giorno prima aveva chiesto solo sorrisi, raggiungeva i propri tifosi scortato da tutti i piloti in gara e da quelli che saranno i suoi eredi che lui stesso ha provveduto a formare, quasi come se avesse voluto regalare un nuovo Rossi per colmare quel vuoto che inevitabilmente lascerà. Il podio non è arrivato e così tutta la festa si è spostata fuori il box della Yamaha Petronas dove, ad attendere il pilota di Tavullia, c’era l’ultima bottiglia di champagne da stappare, i cori e un salto sulla folla degno delle migliori rockstar. Una vera festa in pieno stile Valentino che dal 1996 ad oggi è riuscito a restare lo stesso ragazzino della prima volta e forse proprio questo gli ha permesso di arrivare a 42 anni ancora in sella ad una moto. Nel 2005 Valentino Rossi, attraverso la sua autobiografia, si chiedeva:

“Pensa se non ci avessi provato…”.

Tanti sono oggi a chiederselo, mentre la nostalgia inizia a farsi largo prepotentemente.

E poi, questa dichiarazione d'amore nell'eternità della sua Yamaha M1 che gli dà del tu e palesa al mondo un rapporto che non si lacererà mai. Certi addii sono addii solo per alcuni, non per tutti.

Ricordo sabato 24 gennaio 2004 come fosse ieri.
Il nostro primo appuntamento in Malesia.
Aspettavo uno come te da così tanto tempo.
Ero nervosa, ma è stato amore a prima vista per entrambi.
Ho capito subito che la nostra relazione sarebbe stata qualcosa di veramente speciale.
Abbiamo avuto quell’innegabile scintilla irripetibile e tutti i pezzi del puzzle si sono riuniti.
Non dimenticherò mai come ci siamo fermati sull’erba a Welkom nel 2004.
Solo noi due, rendendoci conto che io e te insieme avevamo ragione - e che questo era solo l’inizio.
Abbiamo vinto quattro titoli MotoGP e 56 gare insieme.
Abbiamo portato gioia a milioni di persone in tutto il mondo e creato ricordi che dureranno una vita.
Abbiamo fatto la storia perché abbiamo lavorato insieme e abbiamo tirato fuori il meglio l’uno dall’altra.
Mi hai resa di nuovo forte.
Mi hai fatto rispettare di nuovo.
Mi hai fatto amare di nuovo.
Solo tu, Valentino, avevi il potere di farlo.
E mi sono completamente fidata di te.
Ti ho sostenuto con tutto il cuore.
Ho combattuto con te tutte le tue battaglie.
Solo io sono stata in grado di renderti gli sport motoristici entusiasmanti fino alla fine.
Dal nostro primo bacio sull’erba a Welkom al nostro ultimo ballo a Valencia quest’anno, abbiamo vissuto tante avventure straordinarie.
E poi ci sono stati i nostri viaggi speciali a Laguna Seca nel 2008 e in Catalogna nel 2009.
Nessuno faceva mosse come noi in quei giorni, vero?
Anche ad Assen nel 2009, quando ti ho aiutato a vincere la tua 100ª gara.
È stato magico!
Ti ho portato per 16 anni della tua incredibile carriera.
Ma anche tu mi hai portato nel tuo cuore.
Dal Mugello a Motegi, da Silverstone a Sepang e da Barcellona a Buriram, ci siamo sempre stati l’uno per l’altra.
Ti ho dato tutta me stessa, come tu hai dato tutto a me.
L’unica cosa di cui farò sempre tesoro sono i nostri discorsi sulla griglia.
Eravamo io e te contro il mondo.
Tu ed io eravamo “O si Corre o si Muore”.
Ma, purtroppo, anche le storie d’amore più belle finiscono.
Valentino, sei parte di me.
Parte della mia storia.
Parte di ciò che sono oggi e di chi sarò molto tempo dopo che ci separeremo.
La nostra è una connessione davvero speciale e mi mancherai più di quanto saprai mai.
Grazie, Valentino.

Con amore,

La tua M1

Template News
Post
Fonte della news
SN4P
Sport di Riferimento
Motociclismo