CARLOS ALCARAZ, CHI È IL PRINCIPE DEL TENNIS MONDIALE

Submitted by Anonymous on Sun, 11/14/2021 - 22:46
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Redazione
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La vittoria alle Next Gen Finals ha incoronato Carlos Alcaraz principe ereditiero del tennis mondiale. Ha 18 anni e lo ha detto senza mezzi termini al termine del torneo:

Il mio sogno è diventare il numero uno al mondo.

Del resto, secondo di quattro fratelli tutti tennisti, è diventato professionista nel 2018, quando era poco più che un ragazzino e sta battendo tutti i record di precocità: oggi nulla gli è proibito.

CARLOS ALCARAZ, SCALATA DA SOGNO

Il 1° gennaio 2021 Alcaraz era il numero 141 al mondo, un mese più tardi è scivolato al 146. È entrato nella top 100 a metà maggio, quando era da poco diventato maggiorenne, e l'obiettivo che il suo allenatore si era posto era la top 50. Ma Carlitos ha stupito anche Juan Carlos Ferrero e oggi è in 32esima posizione, ma senza nessuna intenzione di accontentarsi. “Vorrei giocare le ATP Finals di Torino nel 2022”. L'impresa che non è riuscita in questa stagione a Jannik Sinner, entrare tra i primi otto dell'anno, è nelle corde di questo ragazzo che da tutti viene visto come un predestinato.

CARLOS ALCARAZ EREDE DI NADAL

Carlos Alcaraz tifa Real Madrid ed è un appassionato di golf: al momento sono questi i due aspetti principali che fuori dal campo lo accomunano con Rafa Nadal. Cercare di capire in cosa i due si somiglino dentro il campo sarebbe un azzardo: l'unica volta che si sono affrontati era il giorno del 18esimo compleanno dell'enfant prodige e il maiorchino, che di anni ne aveva 34, gli diede una lezione al secondo turno del Masters 1000 di Madrid, battendolo 6-1 6-2. Quella sconfitta, come ha ammesso lo stesso Alcaraz, gli ha insegnato molto di più delle vittorie precedenti, tant'è che di lì a poco sarebbe diventato il più giovane spagnolo a vincere una partita al Roland Garros strappando il record proprio a Nadal, a luglio ha conquistato il suo primo titolo Atp in carriera, sulla terra rossa di Umago, mentre a inizio settembre ha ottenuto il suo primo successo con un top ten, piegando Tsitsipas, all'epoca numero 3 al mondo, ai sedicesimi degli Us Open.

CARLOS ALCARAZ VINCENTE E AGGRESSIVO

Ferrero ha detto che fino a qualche tempo fa il più grande difetto di Carlos Alcaraz era la mancanza di continuità all'interno di una stessa partita: alternava tratti di grande tennis a errori grossolani. Piano piano il giovane spagnolo lo ha limato, lavorando con la psicologa Josefina Cutillas e soprattutto lavorando su se stesso, dal punto di vista mentale ma anche tecnico. Perché più che i numeri e le statistiche, oggi Carlitos, pungolato dal proprio allenatore, cerca di capire in ogni momento del match cosa sta sbagliando, e lo corregge in corsa. Così è migliorato al servizio, così è diventato un tennista aggressivo, che cerca di comandare il gioco, soprattutto sulla seconda di servizio degli avversari. Così, di fatto, è diventato un tennista vincente, cosa che nel 2015 e nel 2016, quando divenne campione al Rafa Nadal Tour nelle categorie Under 12 e Under 14, si poteva solo intravedere: non a caso è stato il primo 2003 a vincere una partita sia a livello Challenger (contro Sinner, tra l'altro, ad Alicante 2019), sia nel circuito Atp, a Rio de Janeiro nel 2020, nonché il primo 2003 in top 100. L'Italia, oltretutto, sembra essere nel suo destino: a Trieste ha vinto il suo primo Challenger, a Milano le NextGen e ora il suo sogno è arrivare a Torino nel 2022.

(Credits: Getty Image)

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