Con Ciro Immobile in campo non poteva che essere una partita piena di gol. In realtà l’attaccante della Lazio è stato protagonista in un ruolo completamente inedito nella sfida tra “La squadra del Papa – Fratelli tutti” e una selezione di Rom, disputata nel pomeriggio a Formello nell’ambito del progetto “Un calcio all’esclusione”. Il risultato, ovviamente, era l’ultima cosa che contava, ma il destino ha voluto che il match terminasse con un salomonico e spettacolare pareggio, addirittura 7-7. Ben 14 gol, insomma, e chi era al centro sportivo biancoceleste ha potuto ammirare anche un severissimo Immobile, prodigo di cartellini gialli soprattutto verso le due panchine. Su quella dei Rom c’era anche Edy Reja, naturalmente in veste di allenatore.
VATICANO IN GOL
Chiamarla nazionale è improprio. Altre volte una selezione del Vaticano aveva giocato partite amichevoli, sempre con una formula mista: in campo sacerdoti, guardie svizzere, dipendenti e loro figli. Stavolta, vista anche la denominazione speciale “Fratelli tutti”, la squadra ha accolto un calciatore con la sindrome di Down appartenente a Special Olympics, e tre migranti. Del resto era la partita simbolo, come detto, del progetto “Un calcio all’esclusione”, voluta da Papa Francesco e dalla World Rom Organization per rilanciare l’impegno contro il razzismo e ogni forma di discriminazione.
FRATELLI TUTTI, ANCHE SARRI A FORMELLO
«L’evento sportivo a cui darete vita ha un grande significato – aveva detto ieri il Papa – Indica che la via per la convivenza pacifica è l’integrazione. E la base è l’educazione dei bambini. Lo sport è un luogo di incontro e di uguaglianza, può costruire comunità attraverso ponti di amicizia». Al training center di Formello è stata una vera e propria festa che ha fatto seguito alle parole del Pontefice: c’era anche Maurizio Sarri in tribuna, mentre il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha incontrato ieri il Papa.
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