FEDERICA PELLEGRINI DÀ L’ADDIO AL NUOTO. CON UN ALTRO TRIONFO

Submitted by Anonymous on Wed, 12/01/2021 - 15:10
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Redazione
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Federica Pellegrini dice basta. E lo fa a modo suo, prima vincendo un’altra medaglia d’oro, nei suoi 200 sl agli Assoluti di Riccione, poi con la passerella in piscina insieme alle amiche e alle avversarie di sempre, da Camelia Potec a Sarah Sjoestroem, con altri amici e la sua famiglia sugli spalti ad applaudirla. Aveva annunciato il ritiro già a Tokyo, stavolta è stata davvero la sua ultima gara.

FEDERICA PELLEGRINI SIMBOLO DEL NUOTO E DELLO SPORT

Federica Pellegrini ha battuto un altissimo numero di record e infranto tanti tabù, così, pur non essendo l’atleta più vincente della storia dello sport italiano, ne è stato e ne sarà per sempre un simbolo. Sicuramente il più iconico in questa era. Perché è entrata in vasca adolescente e ne è uscita donna, partecipando a cinque Olimpiadi consecutive e mantenendo alta la propria competitività durante tutta la carriera. Le sue avversarie sono cambiate sempre nel corso degli anni e lei era sempre lì. Dal 2004, quando vinse l’argento ad Atene, al 2021, quando per la quinta volta di fila è entrata in finale ai Giochi. Un trionfo.

FEDERICA PELLEGRINI, 247 MEDAGLIE IN CARRIERA: REGINA DEI 200 SL

Quella vinta a Riccione è stata la medaglia numero 247 conquistata da Federica Pellegrini in carriera, tra Olimpiadi, Mondiali, Europei (compresi quelli giovanili e in vasca corta), Giochi del Mediterraneo, Universiadi e Assoluti. Ha giurato che, prima di martedì, neppure le aveva contate, ma se a casa hai appena portato il 130esimo oro in un campionato italiano diventa impossibile non quantificare tanta magia. Va da sé che l’apice toccato dalla Divina resta quello del 13 agosto 2008, quando conquistò l’unico oro olimpico della sua vita, aggiudicandosi la finale dei 200 sl e diventando la prima nuotatrice italiana a salire sul gradino più alto del podio a cinque cerchi. Quella tra Fede e i Giochi, in realtà, è stata una storia travagilata, piena anche di delusioni, come a Londra e a Rio, al contrario dei Mondiali, dove l’azzurra ha spesso dominato con 6 ori, 4 argenti e un bronzo nel palmares, la doppia magica doppietta tra il 2009 e il 2011, da regina incontrastata dello stile libero, nei 200 e nei 400, ma anche gli ori nei 200 sl da Araba Fenice nel 2017 e nel 2019. L’argento europeo di Budapest, sempre nella sua gara, nel 2020, è stato il suo ultimo podio individuale a livello internazionale. A 31 anni, da fenomeno.

FEDERICA PELLEGRINI E IL RECORD DEL MONDO CHE RESISTE

Federica Pellegrini vanta anche undici record del mondo, il primo stabilito ai Mondiali di Melbourne del 2007, in semifinale. Ma il più bello, indimenticabile, è quello che ancora oggi resiste, il più longevo in assoluto nel nuoto femminile. Il 29 luglio 2009, all’apice della propria carriera e con il costume gommato che all’epoca era permesso, Fede nuotò la finale dei 200 sl in 1’52”98 lasciando la pur meravigliosa Allison Schmitt quasi due secondi dietro. Quei costumi oggi non ci sono più, ma tutti i primati mondiali battuti allora sono stati ritoccati, tranne il suo. Che resiste da oltre 12 anni.

FEDERICA PELLEGRINI E LA NUOVA VITA

Federica Pellegrini ha appeso la cuffia al chiodo per sempre, ma non per questo smetterà di seguire il nuoto, non solo perché presto sposerà Matteo Giunta, suo allenatore, ma anche perché è diventata di recente membro del Cio e di conseguenza della giunta Coni. La sua nuova vita, in realtà, è parzialmente già cominciata mentre terminava quella da atleta, come giudice di Italia’s Got Talent. Ma è ancora presto per sapere come sarà o se, professionalmente, continuerà ad avere un ruolo in tv: nel privato, con un matrimonio alle porte, il gossip, che negli anni si è arricchito anche delle sue storie, da Marin a Magnini, probabilmente perderà un po’; nello sport, invece, ci sarà sempre, magari più manager e ambasciatrice di campagne di sensibilizzazione, dalla lotta al doping alla parità di genere, che allenatrice, lei che di allenatori negli anni ne ha cambiati parecchi, dopo la morte del suo mentore Alberto Castagnetti, prima di fermarsi a Giunta. L’uomo di congiunzione tra la sua vecchia vita e quella che sarà.

(Credits: Getty Image)

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