LAKERS-CLIPPERS: IL DERBY DI L.A. CON LEBRON JAMES

Submitted by Anonymous on Fri, 12/03/2021 - 21:24
Hero image
Autore
Redazione
news date
News di tipo evento?
No

È l’ultimo derby allo Staples, non certo l’ultima notte della caccia del Re all’ennesimo anello in carriera. Quel LeBron James che stasera, a dispetto di quel che si andava dicendo fino a 24 ore fa, sarà della partita contro i Clippers: il tampone malandrino che lo aveva estromesso dall’ultima gara contro i Kings (comunque vinta senza problemi) lo ha rimesso in pista proprio in prossimità della sfida contro i rivali cittadini, che in classifica tallonano i Lakers a una sola vittoria di distanza (e con una gara in meno) e pur senza la loro stella Kawhi Leonard sanno di avere poco o nulla da perdere, proseguendo in un percorso fatto di alti bassi ma destinato comunque a pagare qualche dividendo già nell’immediato.

 

DI NUOVO ALLA TAVOLA COL RE

 

La presenza di LeBron catalizza l’attenzione, al netto del gran rifiuto della tv nazionale di mandare in onda in diretta e in chiaro l’incontro programmato alle 19 locali (le 4 in Italia). Proprio l’assenza del prescelto, out per il protocollo Covid, aveva spinto il network a spostare l’attenzione su un’altra partita destinata a fare rumore, vale a dire quella tra Golden State Warriors e Phoenix Suns (quest’ultimi con una striscia aperta di 18 vittorie), cioè quanto di meglio oggi la Western Conference possa offrire al mondo. Ma allo Staples non mancheranno motivi per accendere i riflettori. LeBron su tutti: dopo 8 tamponi effettuati nell’arco di soli 5 giorni, e dopo due negatività arrivate a distanza di 24 ore l’una dall’altra, il numero 6 in maglia gialloviola s’è visto di nuovo catapultato nello spogliatoio, pronto a dare il suo contributo alla causa. E dire che l’avvio di stagione dei Lakers è stato sin qui piuttosto movimentato: i dubbi sul futuro di coach Vogel sono andati aumentando nelle ultime settimane, complice un rendimento di squadra fatto di troppi alti e bassi, spesso in coincidenza proprio con le gare nelle quali James è rimasto a guardare (anche se in sua assenza Westbrook è stato capace di farsi carico di qualche responsabilità in più). Lo spauracchio di uno stop di una decina di giorni almeno di LeBron aveva creato malumori e tensioni in un roster ancora alla ricerca di nuovi equilibri. Chiaro che con lui in campo l’umore dei compagni risulta ben più sollevato: nell’ultimo match a Sacramento s’è fatto valere Malik Monk, arma dalla panchina più di quanto non si siano dimostrati ad oggi Anthony, Howard o Rondo. La casa Lakers è però ancora una cantiere in costruzione, e il derby è comunque un obiettivo da non fallire per nessuna ragione al mondo.

 

LUE RITROVA PAUL GEORGE (TIRATO A LUCIDO)

 

Anche perché i Clippers non stanno certo vivendo il miglior momento della loro annata: i tre ko. di fila recenti contro Warriors, Pelicans e Kings, alla media non proprio veneranda di 110 punti concessi a partita, hanno fatto risuonare più di un campanello d’allarme nello staff guidato da Tyronn Lue. Che pure dovrebbe recuperare Paul George, assente nell’ultima recita stagionale contro Sacramento dopo aver comunque cercato di salvare il salvabile nella brutta sconfitta contro Pelicans (27 punti, ma appena 3 assist e 3 rimbalzi). Chiaro che PG13 in campo l’orizzonte non può che apparire un po’ più sereno, anche se le fortune del Clips passeranno giocoforza per il contributo che Reggie Jackson e Luke Kennard sapranno offrire al cospetto di una squadra che in difesa qual cosina (e anche più) lascia a desiderare. Occhio poi alla voglia di riscatto di Serge Ibaka, reduce da un filotto di prestazioni abbastanza in chiaroscuro: partite come queste sembrano calzare a pennello al talento di passaporto spagnolo, e mai come adesso Lue ha bisogno dell’esperienza del suo lungo per provare a cambiare il corso degli eventi. Lakers favoriti, con o senza LeBron. Ma un derby è sempre un derby.

 

SE LA TV NAZIONALE HA SCELTO DI ANDARE A OAKLAND…

 

Alla stessa ora, ma qualche chilometro più a nord, Golden State proverà a fermare l’armata (sin qui apparentemente invincibile) dei Suns. Che vincendo la 19esima partita consecutiva entrerebbero nella top ten all time delle squadre capaci di infilare una sequenza di W così duratura. Il mese perfetto dei ragazzi di Monty Williams vivrà forse il test più probante, anche se il recente successo sui Warriors autorizza a pensare che Phoenix abbia tutte le carte in regola per spingersi verso un’altra impresa. “No loss novembre”, il tweet che Devin Booker ha dato alle stampe quando era appena terminata la gara contro i californiani (vinta per 104-96), è già leggenda: dicembre è un altro mese, ma i Suns vogliono dimostrare di non essere affatto cambiati. Anche se le incognite stavolta non mancheranno: il back to back del match disputato ieri notte contro Detroit, il possibile forfait proprio di Booker (noie muscolari) e la capacità dei Warriors di dettare legge al Chase Center, violato una sola volta in 11 gare in questa stagione, sono elementi di cui è bene tener conto. E poi Curry viene da un paio di ripassate niente male e ha sete di rivincita: quando il 30 si accende, la Baia diventa ingiocabile per chiunque.

 

(Credits: Getty Image)

Template News
Post
Fonte della news
SN4P
Sport di Riferimento
Basket