LA RIVALITÀ TRA AVELLINO E BARI: TIFOSI DA SOGNO, CURVE NEMICHE DAGLI ANNI ’80

Submitted by Anonymous on Sun, 12/05/2021 - 14:59
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Redazione
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In campo non è mai una sfida come le altre: due nobili decadute a caccia di un ritorno in grande stile sui palcoscenici che contano, a riprova di una storia e una tradizione che cozzano parecchio con l’attuale collocazione in terza serie. Sugli spalti, poi, è quasi sempre uno spettacolo nello spettacolo. Perché Avellino e Bari non sono solo due squadre che hanno fatto la storia del calcio italiano, in particolar modo quello del Sud. Sono realtà dove l’amore viscerale per i propri colori spinge il tifoso ad andare oltre, ributtando fiumi di passione pur di vedere la propria squadra del cuore prevalere sull’altra. Una rivalità antica che assume una valenza maggiore proprio adesso che la classifica vede i Galletti davanti a tutti, finalmente (sperano loro) lanciati alla riconquista di quella B che nelle ultime due annate hanno visto sfuggire sul più bello. Ma i Lupi nel mentre non stanno a guardare: vengono da una striscia di 9 risultati utili consecutivi (5 vittorie e 4 pareggi), e al “Partenio-Lombardi” non perdono da quasi un anno (era il 13 dicembre 2020, 1-2 con la Ternana). E vogliono riaprire il campionato, accorciando la forbice dalla vetta, oggi composta da 9 punti di differenza.

L’ORIGINE DELLO SCONTRO: L’AMICIZIA BARI-SALERNITANA

Avellino-Bari è sfida che vale in campo, ma forse sugli spalti ancora di più. E bisogna risalire alla metà degli anni ’80 per scoprire le ragioni di una rivalità che è ancora adesso tra le più accese di tutto il panorama nazionale. Quando nel 1983 il Bari retrocesse dalla B, i tifosi biancorossi strinsero un’amicizia con il tifo organizzato della Salernitana, che a sua volta in quell’annata militava in Serie C1. Un’amicizia che finì per irritare automaticamente gli ultras irpini, da sempre in combutta (per ovvie ragioni geografiche) con quelli della Salernitana. Quel campionato il Bari lo vinse con tre punti di vantaggio sul Taranto, che pure al pari dei Galletti conquistò la promozione in B (all’epoca i play-off erano ancora sconosciuti). Ma le due gare con la Salernitana furono uno spettacolo di tifo e colori, dando vita a un gemellaggio che dura ancora oggi e che nel tempo ha visto le due tifoserie organizzare diverse iniziative congiunte. E se un gruppo organizzato diventa amico dei granata di Campania, automaticamente quel gruppo diventa nemico dei tifosi dell’Avellino. Che alla prima occasione entrarono subito in contrasto con i baresi.

LO STRISCIONE RUBATO DEL BRONX, LA NUOVA SFIDA

Quando nella stagione 1988-89 Bari e Avellino si ritrovarono assieme nel torneo cadetto, la rivalità visse il momento di svolta, l’apice di un astio che serpeggiava strisciante da tempo: con un vero e proprio blitz alcuni tifosi baresi sottrassero lo striscione del gruppo Bronx, esponendolo a mo di vessillo in curva durante la partita. Da quel giorno (e sono trascorsi più di 30 anni), la rivalità tra le due tifoserie è rimasta sempre a livelli accessi, sfociando anche in comportamenti che per stessa ammissione dei componenti dei due rispettivi gruppi ultras sono andati oltre le righe. È il caso del 2015, quando alcuni supporters irpini lanciarono petardi nel settore riservato ai tifosi baresi, chiedendo scusa per l’accaduto. Lunedì sera al “Partenio-Lombardi” è facile ipotizzare che il colpo d’occhio sarà ancora una volta di quelli delle serate migliori, anche perché il buon momento attraversato dai Lupi, unito alla vetta che sin da inizio stagione ha contraddistinto la corsa del Bari, autorizzano a pensare a un incrocio di grande livello e qualità, dentro come fuori dagli spalti. Certamente con uno spiegamento di forze dell’ordine superiore al solito, ma tale da infiammare una volta di più un torneo di Serie C che mai come quest’anno sta regalando spettacolo e divertimento, oltre che sfide di indubbio fascino e valore. Antenucci contro D’Angelo (autore di un meraviglioso gol in rovesciata contro la Turris) e Di Gaudio: a voi l’ardua sentenza.

(Credits: Getty Image)

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