Le terre del Nord Europa richiamano alla mente soprattutto sconfinati paesaggi e neve in abbondanza a ricoprire ogni cosa. Lì, dove la natura sembra ancora incontaminata, c’è un solo grande abitante a rappresentare miti e tradizioni senza tempo, la renna!
Sì, perché oltre a essere il simbolo di questi luoghi così vicini al Circolo Polare Artico, la renna sembra non avere rivali e ogni nuovo giorno nel bianco delle nevi lapponi sa che dovrà correre. E non solo il 24 dicembre per portare quel simpaticone di Babbo Natale in giro per il mondo a distribuire regali, ma anche per lanciarsi nell’incredibile Porokinsat, la corsa delle renne!
Il possente erbivorone è infatti il protagonista di una corsa sui 1000 metri che in quanto a velocità ha poco da invidiare alle monoposto di Formula 1 tutte tecnologia e aerodinamica. Qualcosa che alle nostre latitudini suona piuttosto bizzarro, ma che in Finlandia vale praticamente quanto le emozioni di una sfida olimpica. Le renne si lanciano così spedite tra neve e ghiaccio per trainarsi dietro due atleti con tanto di sci ai piedi. In pratica una sorta di sci nautico in versione scandinava e senza uso di motoscafi, che nei boschi non avrebbero certo granché utilità.
Condotte ai blocchi di partenza, ecco che l’ippodromo naturale del lago Inari, ben ricoperto da una spessa lastra di ghiaccio, diventa per le renne il palcoscenico giusto per dare dimostrazione della propria grinta in una serratissima corsa dove l’unico obiettivo è arrivare primi. Tra uomo e animale non ci sono affatto contatti fisici, ma solo un rapporto di fiducia che somiglia quanto più possibile a un atto di fede: tutto dipende dalle movenze rapide della renna e per l’impavido sciatore non c’è altro da fare che affidarsi all’abilità e alle traiettorie del suo galoppante motore, lanciato a briglia (quasi) sciolta in una fuga istintiva verso l’infinito e oltre.
Alla fine, si consuma tutto in una abbondante manciata di secondi. Il record a detta dei più informati con buona probabilità appartiene al solito Rudolph, ma di certo la concorrenza in quanto ad ambizione non manca affatto. E in tutto questo, non c’è nulla da allarmarsi, perché alla fine della corsa, tra vincitori e sconfitti nessuna renna sarà maltrattata, vista le grandissime forme di tutela e di rispetto che il mondo scandinavo nutre nei confronti del suo migliore rappresentante.
(Credits: Getty Images)