BOTTE DI FORTUNA: QUANDO LA DEA BENDATA CI HA VISTO BENE

Submitted by marco.dimilia on Thu, 12/09/2021 - 17:18
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Autore
Andrea Alessandrini
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No

Nello sport, come nella vita, la fortuna è imprevedibile. In alcuni casi la fortuna, o la sfortuna ovviamente – dipende dal risultato -, ha cambiato la sorte di una partita o di un evento: andiamo a spulciare l’almanacco per vedere le storie più eclatanti!

 

STELLA ROSSA – MILAN 1988

Il Milan di Arrigo Sacchi deve dire grazie alla nebbia di Belgrado: senza quel fattore meteorologico le due Coppe Campioni del 1989 e 1990 probabilmente non sarebbero mai state conquistate. Infatti, il 9 novembre 1998 il Milan perdeva 1-0 contro la Stella Rossa di Stojkovic e Savicevic: giocava anche in 10 a causa dell’espulsione di Virdis, ed il match di andata era finito 1-1. Sostanzialmente la situazione era disperata: al 57esimo, però, l’arbitro dovette sospendere la partita a causa della nebbia. Le regole dell’epoca prevedevano di ripetere la partita dal primo minuto: il giorno dopo, furono disputati tutti e 90 i minuti di gioco. Per l’esattezza furono disputati ben 120 minuti: la partita finì 1-1 ed il Milan si qualificò ai rigori!

 

GP GERMANIA 2000

Nella Formula Uno il fattore fortuna non è mai da sottovalutare. Quello che successe ad Hockenheim, però, rasenta l’incredibile. Il brasiliano Rubens Barrichello, su Ferrari, vinse il Gran Premio partendo dalla 18esima piazza. La sua rimonta fu favorita dalla pericolosissima invasione di pista di un signore di 47 anni: Rubinho guadagnò tantissime posizioni. In seguito, scelse di non montare le gomme da bagnato: la scelta fu vincente e Barrichello conquistò il suo primo Gran Premio.

GIRO D’ITALIA 1984

Anche Francesco Moser deve dire grazie al meteo! Infatti, a causa della neve sullo Stelvio la 18esima tappa del Giro 1984 fu modificata e semplificata: sicuramente questa decisione avvantaggiò il trentino, che era meno forte in salita rispetto al suo avversario Fignon. Moser mantenne la maglia rosa alla fine della tappa: fu in seguito sorpassato da Fignon, ma la crono di Verona sorrise a Moser, che conquistò dunque il suo unico Giro d’Italia.

TOUR DE FRANCE 2019

In questo caso il meteo venne a favore di Julian Alaphilippe, ma non fu abbastanza. Il francese all’inizio della 19esima tappa era in maglia gialla: non riuscì però a rispondere all’attacco di Egan Bernal sulle rampe dell’Iseran, la penultima salita di giornata. In discesa accadde l’impronosticabile: iniziò a grandinare. La direzione generale si trovò costretta a sospendere la corsa e a stilare la classifica con i risultati del Gran Premio della Montagna: Bernal, nonostante il chiaro svantaggio della tappa accorciata, sorpassò il francese e conquistò la maglia gialla.

SCI ALPINO, GARMISCH 1994

Anche nello sci alpino il meteo può cambiare drasticamente i risultati. La prima vittoria di Isolde Kostner in carriera fu dovuta al fato, in questo caso, purtroppo, tragico fato. Infatti, la discesa di Garmisch iniziò con il maltempo: a causa di una caduta Ulrike Maier perse la vita ed ovviamente la gara fu sospesa per parecchio tempo. In un clima surreale la gara riprese: il sole velocizzò la pista ed Isolde Kostner vinse a sorpresa.

 

TENNIS, ROLAND GARROS 2012

La finale Nadal – Djokovic fu pesantemente influenzata dalla pioggia. Il maiorchino vinse i primi due set, ma il serbo rientrò prepotentemente in partita, vincendo il terzo set e portandosi avanti di un break nel quarto. La partita sembrava sorridere alla rimonta del serbo, che però fu fermata dalla pioggia: il match venne sospeso e venne completato il giorno dopo. Nadal fu bravo a recuperare le energie fisiche e mentali e sconfisse Djokovic in quattro set.

(Credits: Getty Images)

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