Si fossero affrontate un mese fa, sarebbe stata davvero una serata di gala. Oggi però Monaco e Olimpia Milano non sono più le schiacciasassi di inizio stagione, semmai due formazioni in cerca di rilancio e di nuove certezze, consapevoli di averne smarrite un po’ nelle ultime giornate in giro per mezza Europa. Milano specialmente, tornata con le ossa rotte prima dalla campagna di Russia, quindi dagli incroci contro Olympiakos e Alba Berlino. Tanto che la trasferta in terra monegasca assume i connotati di un punto cruciale all’interno dell’annata biancorossa: un altro passo falso aprirebbe una crisi dai risvolti mica semplici, tale da poter provocare un piccolo terremoto all’interno di un roster che pure si appresta ad accogliere nuovamente un pezzo da novanta come Taleb Tarczewski. E notizia migliore per Ettore Messina non poteva esserci.
RIECCO TARZCEWSKI, MA SI FERMA DATOME
Perché i centimetri del lungo statunitense sono manna dal cielo per una squadra che nelle ultime gare ha capito quanto sia difficile poter sopperire alla sua assenza contro squadre che prediligono andare a cercare fortuna nel pitturato. Una soluzione che magari il Monaco potrebbe tenere a mente, anche se l’assenza (probabile, anche se non ancora confermata) del grande ex di giornata, vale a dire Mike James, sulla carta rappresenta un indubbio vantaggio per la formazione meneghina. Che pure, recuperato Tarczewski, ha immediatamente dovuto fare i conti con un’altra defezione importante riguardante Gigi Datome: l’ala azzurra ha accusato un affaticamento muscolare e verrà tenuto a riposo da Messina, che già deve fare a meno di Mitoglu e Moraschini. Monaco deve invece fare i conti col forfait del play titolare Leo Westermann e con gli acciacchi che potrebbero finire per impedire a Bacon e Boutsiele di scendere sul parquet, accorciando le rotazioni di una squadra che benché sia da annoverare tra le grandi rivelazioni di questo primo scorcio di Eurolega va un po’ in affanno quando si ritrova a che fare con assenze dall’impatto potenzialmente assai pesante.
DIFESA DA REGISTRARE, ATTACCO DA RIPOSIZIONARE
La difesa dell’Olimpia è il fattore chiave per riuscire a decifrare una gara nella quale l’AX Exchange parte favorita, ma con la consapevolezza di dover correggere molti degli errori commessi nelle ultime uscite. E non è solo un problema legato alla presenza o meno di Tarczewski: se la difesa nelle ultime gare ha faticato molto più del previsto, arrivando a concedere quasi 100 punti a Unics e Olympiakos, l’attacco non è stato da meno, tenuto abbondantemente sotto le medie di inizio torneo e divenuto piuttosto abulico dalla linea dell’arco. Monaco resta però la squadra che concede il maggior numero di punti agli avversari (82.5), oltre che una delle più prolifiche in attacco (ma quando non ha giocato James i numeri si sono sensibilmente abbassati). La sensazione è che, qualora Milano dovesse ritrovare un po’ di ritmo da tre punti, difficilmente la formazione del Principato troverebbe le chiavi per controbattere, nonostante Donta Hall stia giocando una stagione su livelli altissimi (il mismatch con Hynes promette scintille) e nonostante Motiejunas rimanga uno dei giocatori più versatili tecnicamente e fisicamente, in grado di cambiare il corso di una gara con una singola giocata. Monaco cercherà di tenere alto il ritmo di una gara che l’Olimpia dovrà essere brava a interpretare nella giusta maniera sin dalla palla due, evitando di subire parziali tali da costringerla a rincorrere per buona parte dell’incontro. E soprattutto in grado di dettare legge sotto le plance: servirà un Bentil più performante rispetto a quello visto nelle prime uscite europee, ma in generale servirà un’Olimpia capace di tornare a comandare il gioco. Questo chiede Messina: 4 sconfitte di fila, per quanto pesanti possano essere, non hanno certo fatto dimenticare a Rodriguez e compagni come si fa a dettare legge in Europa.
(Credits: Getty Image)
