Federica Brignone trionfa nel SuperG di St. Moritz, concludendo la gara in 59”77, raggiungendo nell'ultimo tratto la velocità incredibile di 99,32 km/h, risultata poi decisiva per staccare di undici centesimi la connazionale Elena Curtoni, arrivata seconda, mentre l'altra italiana, Sofia Goggi, è giunta sesta. Non è una vittoria come le altre per la sciatrice milanese: si tratta del diciassettesimo primo posto conquistato in Coppa del Mondo, esattamente uno in più di Deborah Compagnoni, ferma a quota sedici. La Brignone così al termine della gara:
Battere il risultato di Deborah Compagnoni è incredibile […]. E’ stata una grande atleta e spero di continuare a vincere.
Federica ha superato il suo idolo, la sciatrice italiana per eccellenza. Le similitudini fra le due però, non si limitano alla semplice passione per la neve. Le due atlete in bianco hanno condiviso lo stesso skiman, ovvero l'addetto all'attrezzatura: si tratta di Mauro Sbardellotto, che da oltre trent'anni cura il materiale per sciatori professionisti del calibro di Isolde Kostner e Daniela Ceccarelli, oltre alle già citate Brignone e Compagnoni. Nel palmarès le differenze sono maggiori, ma bisogna considerare come la carriera di Deborah sia stata notevolmente influenzata dai molteplici infortuni e guai fisici, come la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro durante i Mondiali del 1992, o l'occlusione intestinale che le fece rischiare la vita due anni prima.
Nel suo medagliere possiamo contare ben tre ori Mondiali ed altrettanti conquistati alle Olimpiadi, nelle quali ne ha vinto anche una d'argento. Tutti successi che mancano alla Brugnone, la quale può vantare un bronzo olimpico e un argento nel Mondiali del 2011. Le vittorie nella Coppa del Mondo però, sono favorevoli alla milanese, trionfante nello slalom gigante e nella combinata nel 2020. Le occasioni per raggiungere il massimo gradino del podio non mancheranno, con Cortina 2021 e Pechino 2022 che saranno sicuramente alla portata della trentunenne, per avvicinarsi ancora di più al suo idolo.
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