Grande serata alla Triennale di Milano per la presentazione del libro di Zlatan Ibrahimovic, “Adrenalina – My Untold Stories”. La biografia percorrerà le tappe della vita del calciatore, con un filo conduttore unico, l'adrenalina appunto. Per stessa ammissione del centravanti rossonero, è lo stimolo che lo fa andare avanti tutti i giorni, ed anche il segreto della sua longeva carriera. Presenti all'evento Stefano Pioli e Silvio Berlusconi, entrambi in collegamento telefonico ed Adriano Galliani, oltre a Fabio Capello e al Presidente del Torino Urbano Cairo. Conduttore della serata il grande amico di Ibrahimovic, Amadeus, che per l'occasione si è sbilanciato anche su un possibile ritorno dello svedese sul palco dell'Arison per il Festival di Sanremo.
Durante la serata, l'attaccante di ghiaccio ha svelato una riflessione molto intima riguardo il suo futuro: "Dopo l'infortunio che mi ha fatto stare fuori per un anno ho capito che per me il calcio è tutto. Ho paura di smettere perché non so cosa mi aspetta dopo, ma sto dimostrando che con la mentalità giusta posso fare ancora la differenza”; insomma anche Ibra ha una paura. Punzecchiato sul Pallone d'Oro invece, ha risposto con la solita personalità: “Non ne ho bisogno per pensare che sono il migliore”.
Nel corso dell'evento, sono intervenuti sul palco diversi personaggi importanti nella carriera di Ibra, tutti con parole di stima ed elogio verso Zlatan. Il primo ad intervenire, via telefonica, l'ex presidente del Milan Silvio Berlusconi: "Sei stato e sei ancora un grande campione, ti vogliamo tanto bene. La più grande qualità di Ibra è non accontentarsi mai. Ha una media di 0,6 gol a partita in carriera, una media straordinaria" ha aggiunto Berlusconi. "Il primo gol risale al 30 ottobre 1999, l'ultimo a ieri con l'Udinese. Un gol che solo Ibrahimovic poteva segnare. In questo libro si ritrovano i suoi valori e le regole che si è dato”. Visibilmente commosso, lo svedese ha risposto con una battuta: “Quando arrivano queste parole dal presidente più vincente della storia del calcio devo essere onorato. Anche se voleva sempre che mi tagliassi i capelli, ma la mia forza sta lì”.
Successivamente anche Adriano Galliani ha espresso grande stima: “Si incazza se arriva secondo. In 31 anni di Milan ho avuto la fortuna di vedere otto palloni d'oro, di vincere qualunque cosa, è passato di tutto da Milanello. Tecnicamente Van Basten per me è come la Madonna, quando lo vedo mi inginocchio, ma non ho mai visto nessuno con la forza mentale di Ibrahimovic".
Parole al miele anche da parte del presidente di Torino ed RCS, Urbano Cairo: “Per me è stato un grande onore pubblicare il libro di Ibrahimovic. Non ti chiedo di venire al Torino...". Quindi, di fronte al borbottio dei tifosi rossoneri, ha aggiunto: "Ma no, lo lasciamo al Milan".
Un altro ospite a distanza è stato Stefano Pioli, allenatore attuale dello svedese: “Ibra mi ha detto che io ero il boss che lui si sarebbe messo a disposizione per il bene della squadra. Il suo arrivo ci ha migliorato".
Infine Amadeus ci ha tenuto a sottolineare come Ibrahimovic abbia deciso di regalare 150 copie del suo libro agli ospedali.
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