LE ORIGINI DEL TENNISTAVOLO: ALTRO CHE CINESI, FURONO GLI INGLESI I VERI INVENTORI

Submitted by Anonymous on Tue, 12/14/2021 - 16:18
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Redazione
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Ma chi l’ha detto che il tennistavolo sia una prerogativa solo e soltanto degli asiatici, cinesi in testa? Visto l’enorme grado di competitività degli atleti con gli occhi a mandorla, facile verrebbe l’associazione tra la nascita della disciplina in quell’area geografica, piuttosto che in altre parti del mondo. Eppure mai come stavolta è bene sottolineare come gli allievi abbiano saputo superare i maestri. Che ancora una volta sono gli inglesi, evidentemente più intuitivi a livello sportivo, almeno alla fine del 19esimo secolo. Quando il tennistavolo, che la vulgata conosce col nome di ping pong (e aridaje con i rimandi ai cinesi…), venne letteralmente inventato come gioco di corte e attività ricreativa proprio dai sudditi di sua maestà. Anche il nome in verità fu una delle discriminanti: ping pong non fu casuale, perché riprendeva il rumore della pallina che si spostava da una parta all’altra della rete. Ma ufficialmente negli anni non è mai stata modificata la denominazione ufficiale della disciplina, che oggi come allora continua a definirsi tennistavolo.

IN UNGHERIA IL PRIMO TORNEO NON UFFICIALE

L’estremo oriente in un modo o nell’altro comunque qualcosa c’azzecca. Perché i primi rudimenti di un simil gioco paragonabile al tennistavolo vennero riscontrati già nel 1884 in alcune regioni asiatiche. Solo che furono gli inglesi a trasformarlo in qualcosa in più di un normale passatempo: prendendo ispirazione dal tennis, praticato già dalla metà dell’800 sui campi d’erba (Wimbledon docet), pensarono bene di creare una sorta di sport parallelo in miniatura, comodo perché da giocare anche al coperto. Non è un caso che i primi giocatori ufficiali della disciplina appartenevano tutti alla classe media, cioè gente tutto sommato benestante alla quale piaceva dilettarsi in attività extra lavorative. Anche se la formula iniziale era un po’ diversa da come il mondo l’ha conosciuta nel tempo: un tappo di champagne al posto della pallina, scatole di sigari come racchette e una pila di libri a fare da divisorio tra una parte e l’altra del tavolo. Fu David Foster, nel 1890, a provare ad andare oltre, connotando il gioco e dandogli nuova linfa: introdusse subito qualche novità a livello tecnico e regolamentare, e soprattutto cominciò a studiare un modo per dare al campo (cioè al tavolo) una veste tale da renderlo facilmente riconoscibile e alla portata di tutti. E fu nel 1897 che in Ungheria, dopo aver appreso qualche trucco da viaggi in Inghilterra, decisero di dar vita a un primo torneo amatoriale, al termine del quale si sarebbe individuato il campione magiaro della disciplina.

1901, LA SVOLTA CON LE PALLINE DI CELLULOIDE

Il vero punto di svolta avvenne però nel 1901 quando James Gibb, di ritorno da un viaggio negli Stati Uniti, tornò in Europa con una novità che più rilevante non avrebbe potuto essere: una pallina di celluloide, decisamente più leggera di quelle utilizzate fino a quel momento. E qualche tempo prima un imprenditore inglese, con la sua azienda J. Jacques & Son Ltd, arrivò persino a brevettare come marchio registrato il nome “ping pong”, intuendone le potenzialità agli occhi della massa. Intuizione geniale perché il 14 dicembre 1901, al Royal Acquario di Londra, andò in scena il primo torneo ufficiale di tennistavolo della storia. Il problema principale però venne rappresentato immediatamente da una diatriba tra due opposte correnti: una si riunì varando la Ping Pong Association, l’altra fece altrettanto autodefinendosi Tennis Table Association. Motivo del contendere? Naturalmente vestiario e attrezzature tecniche, oltre che differenze nell’interpretazione del regolamento. A detta di molti, le mire di Jacques erano riservate solo ad atleti d’elite e di un certo rango. Insomma, la solita guerra tra ricchi e poveri, ma sul tavolo poi certe differenze scomparivano, lasciando spazio unicamente al talento. Jacques nel frattempo aveva trovato il modo di monetizzare: cedette i diritti di “Ping Pong” a Parker Brothers, azienda statunitense, e una volta venuto meno uno dei due grandi ideatori del gioco fu più semplice riunire gli atleti e farli confluire in un’unica associazione. Che nel 1902, dopo che E.C. Gould introdusse un’altra novità tecnica (cioè le prime racchette ricoperte di gomma sull’impugnatura), diedero vita al primo campionato mondiale ufficiale di tennistavolo, con giocatori provenienti da diversi paesi e un grande successo di pubblico. Da lì in poi, la diffusione della disciplina fu immediata e di successo, facendo del ping pong uno degli sport più celebrati e praticati al mondo.

(Credits: Getty Image)

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