CRICKET, NATALE 1967: QUANDO L’INDIA FECE LA FESTA AGLI AUSTRALIAN SOUTH

Submitted by Anonymous on Thu, 12/16/2021 - 10:27
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Redazione
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Ci sono tradizioni che non possono e non devono essere intaccate. Ci sono consuetudini che fanno parte del vissuto di ogni onesto cittadino, anche di quello che adora lo sport e se potesse se lo gusterebbe a qualunque ora di ogni santo giorno. Anche a Natale, se possibile, specie nel caldo emisfero australe che a dicembre, a differenza di quel che accade sopra al tropico del cancro, porta la gente in spiaggia, anziché invitarla a tavola per ripararsi dal freddo pungente. Qualcuno però lo porta anche davanti alla tv. Anche perché gli australiani più tradizionalisti non si perderebbero per nulla al mondo una partita di cricket. E mentre oggi si continua a discutere se programmare qualche match proprio nella giornata del Santo Natale, 54 anni fa il problema non venne nemmeno tirato fuori. Perché c’era una sfida da onorare e da vincere contro gli acerrimi rivali indiani, e anche se per farlo si doveva sconfinare nel sacro giorno di festa, poco male. Da santificare, quel giorno, c’era solo la vittoria.

ALTRO CHE GIORNO DI RIPOSO!

Per capire come fosse stato possibile calendarizzare un incontro in quella data bisogna però fare un bel salto all’indietro è andare addirittura al 1926. Quando proprio a Natale la selezione dell’Australia del Sud ospitò quella del Queensland mettendo in palio lo Sheffield Shield, una competizione che sarebbe durata fino al 1969 e che si teneva tradizionalmente nei giorni a ridosso del 25 dicembre presso l’Adelaide Oval, lo stadio che prendeva il nome dalla città che lo ospitava. Una competizione di un certo livello che a partire dagli anni ’40 cominciò ad essere affiancata dai test contro le formazioni indiane, spesso invitate a confrontarsi con quelle dell’Australian South. E in un paio di occasioni le gare si disputarono proprio il 25 dicembre. La prima nel 1951, quando le Indie Ocicdentali superarono a sorpresa la selezione locale guidata dalla gloria Arthur Morris. Nel 1967 arrivò l’ora della rivincita, e proprio perché messa in calendario nel giorno della nascita di Nostro Signore. In realtà fu proprio l’eccessivo equilibrio della sfida a farla sconfinare nel giorno di Natale: il match cominciò infatti sabato 23 dicembre, ma essendo ancora lontano dal dirsi concluso, anziché riprendere il giorno successivo (il 24 era domenica, e pertanto era giornata di riposo) venne ripreso a partire dalla mattinata del 25 dicembre. E curiosamente molti dei protagonisti di quella sfida, forse eccessivamente presi e concentrati dal duello, a distanza di tempo finiranno per dimenticarsene.

Non ricordo nulla al riguardo… ma sarebbe contro i miei stessi principi giocare a Natale.

Le parole di Alan Connolly lasciarono di stucco l’intervistatore, che ben sapeva che il 25 dicembre 1967 Connolly scese in campo eccome nel proseguo della sfida.

IL PRANZO, LA RINUNCIA PIÙ DOLOROSA

Neppure il capitano Bob Simpson, interpellato sull’accaduto, riuscì a ricordare di aver giocato il 25 mattina.

Di solito sono bravo a ricordarmi questo genere di cose, ma stavolta proprio no, non ne ho alcuna memoria. Magari perché devo aver giocato male…

Invece Bob fece abbondantemente il suo, ma il fatto che la partita si protrasse fino al 28 dicembre magari deve averlo tratto in inganno. Chi era invece sicuro di quanto veniva tramandato era il giovane Paul Sheahan, che quel 25 mattina fece il suo esordio assoluto nella selezione australiana.

È vero, giocai il mio primo test proprio a Natale. Ricordo la sensazione strana di essere in campo anziché in famiglia a fare festa, e di conseguenza quel giorno non ci furono per me neppure regali da scartare… personalmente però ero concentrato solo sul gioco. Forse eravamo troppo laici all’epoca per farci scrupoli e pensare che fosse meglio non giocare il 25 dicembre. Mi dispiaceva solo di non poter stare accanto ai miei familiari, ma per il resto volevo solo vincere.

E oltre a rinunciare agli affetti, i giocatori quel giorno rinunciarono anche a un bel pranzo: la fetta di tacchino (molto sottile, ci tengono a dire) e le due patate arrosto, più un po’ di zucca e piselli, che si ritrovarono sul piatto non erano certo degne di ciò che avrebbero mangiato altrove. La dura vita dell’atleta.

PURISTI CONTRO PROGRESSISTI: CHI L’AVRÀ VINTA?

I test di Natale si sarebbero estinti un paio di anni dopo, così come gli appuntamenti di fine anno all’Adelaide Oval. Che in 29 occasioni tra il 1926 e il 2969 andarono a sovrapporsi come data al 25 dicembre, quasi sempre però indicato come giorno di riposo (anche quando non capitava di domenica). Da allora la tradizione è andata scomparendo, anche se in altre città dell’Australia per un po’ si è continuato con i Christmas Shields, cioè le partite di Natale. E in questi ultimi tempi la federazione locale è tornata a discutere se programmare gare di campionato proprio nel giorno di Natale. Soluzione che non piace ai puristi, ma che potrebbe far felici sponsor e appassionati che pensano solo a divertirsi e a godersi lo spettacolo, senza star lì a far caso troppo alla data sul calendario. Occhio però a chiamare gli indiani come avversari: dopo la vittoria schiacciante degli ultimi test di inizio 2021, rovinarsi anche le feste ormai imminenti per gli Aussie non sarebbe proprio il caso. Ah, e per la cronaca vinsero anche quello del 1967.

(Credits: Getty Image)

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