Erling Braut Haaland ha fatto contemporaneamente commuovere e tremare i tifosi del Borussia Dortmund quando mercoledì scorso, al termine dell’ultima partita casalinga dell’anno, ha voluto fare il giro del campo salutando gli spettatori in ogni angolo dello stadio, mentre i compagni si limitavano a una sola curva. Era un addio anticipato? A quanto pare no, anche se nulla, nel calcio moderno, e con Raiola procuratore, è impossibile.
HAALAND-DORTMUND, SEPARAZIONE INEVITABILE
Non accadrà a gennaio, quasi certamente, ma che le strade di Haaland e il Borussia Dortmund si separino è inevitabile. Oggi l’attaccante norvegese guadagna circa 8 milioni a stagione, secondo quanto riportato da alcuni media il club giallonero sarebbe disposto a prolungargli il contratto attualmente in scadenza nel 2024 aumentando l’ingaggio fino a 14 milioni, ma potrebbe non bastare. Anzi, quasi certamente non basterà, perché lo stesso Raiola ha ammesso pochi giorni fa che la finestra più probabile per il trasferimento sarà quella di quest’estate, quando, tra l’altro, scatterà una clausola rescissoria tutto sommato abbordabile per un giocatore del suo valore, 75 milioni.
HAALAND TRA REAL, BARCELLONA; CITY E PSG
Le possibili destinazioni di Haaland sono quattro. Anche se l’ad del Borussia Dortmund, Joachim Watzke, vorrebbe che il giocatore restasse in Bundesliga, in realtà il Bayern è tra le big del calcio europeo meno interessate al norvegese, non tanto per le dichiarazioni di Rummenigge che ha espresso perplessità sulla compatibilità del giocatore allo stile dei bavaresi, quanto per motivi economici. Raiola chiede una commissione altissima, ma soprattutto un ingaggio faraonico, che potrebbe aggirarsi intorno ai 35 milioni, così l’investimento complessivo potrebbe oscillare tra i 250 e i 300 milioni. Troppi per un club come il Bayern, che fa sempre coincidere i risultati in campo con i bilanci in ordine. Così restano le altre corazzate: Real Madrid, il cui interesse è stato certificato dallo stesso Watzke, Barcellona, che sembra aver fatto la prima mossa con Laporta che vuole farsi perdonare l’addio di Messi nonostante il club sia pieno di debiti, Paris Saint Germain, soprattutto se Mbappé dovesse decidere di andar via, e infine Manchester City, l’unico tra l’altro che potrebbe trovare un posto in squadra a Haaland sin da gennaio, non avendo né problemi finanziari come il Barça, né altri fenomeni in rosa in quel ruolo, come Real, dove c’è Benzema, lo stesso Bayern, dove gioca Lewandowski, o il Psg.
HAALAND, PARLANO I GOL
La speranza dei tifosi dei Borussia Dortmund è che Haaland, in silenzio negli ultimi giorni, continui a parlare attraverso i gol. Da quando gioca in Bundesliga, sono 76 in 75 partite, più di uno a partita, con una continuità impressionante sia in campionato che in coppa. Probabilmente, a indurlo a una riflessione sul possibile addio immediato, è stata l’eliminazione dalla Champions League, arrivata anche a causa dell’infortunio che gli ha impedito di scendere in campo per tre partite. Ma il d.s. Zorc, anche lui stranito dal saluto di Haaland dopo la partita con il Greuter Fürth nella quale aveva segnato una doppietta, ha assicurato di aver parlato con il giocatore e di aver ricevuto garanzie sulla sua permanenza fino a fine stagione. Poi, però, quasi certamente sarà addio.
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