SINNER È GIÀ IN AUSTRALIA: COACH PIATTI LO SPINGE TRA I GRANDI

Submitted by Anonymous on Tue, 12/28/2021 - 13:45
Hero image
Autore
Redazione
news date
News di tipo evento?
No

Jannik Sinner è già in Australia: è salito sull’aereo il 26 dicembre insieme al coach Riccardo Piatti e conta di rimanere da quelle parti per oltre un mese, fino alla fine degli Australian Open. Comunque vada sarà solo uno step: lui lo considera l’ultimo della stagione che gli ha fatto assaporare il grande tennis e non il primo di quella che potrebbe lanciarlo definitivamente nel gotha mondiale. Questione di preparazione, banalmente: ha giocato a lungo per quasi tutto il 2021, così di fatto non si è fermato e lo farà soltanto a febbraio, prima di prepararsi per Rotterdam, Dubai e Coppa Davis.

SINNER, DUE OBIETTIVI IN UN MESE

Il mese australiano di Jannik Sinner è racchiuso in due soli obiettivi: il primo è collettivo, perché parteciperà all’Atp Cup insieme a Matteo Berrettini e agli altri compagni di nazionale, sperando che gli azzurri, all’epoca senza l’altoatesino, arrivino fino in fondo come l’anno scorso, quando furono sconfitti solo in finale dalla Russia. Subito dopo, ecco gli Australian Open, il primo slam del 2022: l’eliminazione al primo turno della scorsa stagione contro Shapovalov brucia ancora e non è replicabile, semplicemente perché adesso non potrà più affrontare il numero 12 del ranking, posizione che in quel momento occupava il canadese. Niente Atp 250, dunque: Sinner conquistò il primo dei suoi quattro tornei del 2021 proprio a Melbourne, battendo Travaglia in finale, e non difenderà quel titolo.

SINNER, LA LEZIONE DI PIATTI: “IMPARA PERDENDO”

Jannik Sinner è cresciuto nel corso dell’ultimo anno anche grazie ai consigli dell’allenatore Riccardo Piatti, che ha già in mente gli obiettivi per la prossima stagione:

Punta ad avvicinarsi ancora di più ai primissimi – ha spiegato a Supertennis - Però per farlo c'è solo un modo: lavorare ed allenarsi sempre con qualità e giocare le partite, vincerle e perderle. Allora impari.

Ecco, il punto è proprio questo: trarre le lezioni più grandi proprio dalle sconfitte.

La cosa più importante è stata constatare che quando lui perde una partita brutta, poi reagisce sempre bene. Il ko con Tiafoe è stato importantissimo. Avesse vinto sarebbe salito al numero 7 arrivando con tanti punti a Parigi/Bercy e mettendo sotto pressione gli altri. Invece l'ha persa. Ma ha capito perché l'ha persa. E la prossima volta non la perde più, di sicuro non così: lui deve passare da momenti così. Lui impara di più quando perde.

SINNER E I SOGNI DI GLORIA: COSÌ CAMBIERÀ IL SUO GIOCO

Jannik Sinner aveva cominciato il 2021 al numero 37 del ranking e lo chiuderà in decima posizione. Ma secondo Piatti è già oltre quello step, seppur non da top 3.

Può battere i primi ma non è ancora a quel livello. È superiore a Ruud e Hurkacz che gli sono davanti in classifica.

I rivali, allora, saranno soprattutto altri:

Bisogna innanzitutto vedere se e quanto Djokovic giocherà con questa faccenda del vaccino. A contendersi i primi posti ci sono Medvedev e Zverev, migliorato molto, Tsitsipas, Berrettini, Rublev. E poi i giovani come Alcaraz, uno stimolo per Jannick, Auger-Aliassime, Shapovalov.

Affinché Sinner li batta, Piatti ha già in mente cosa fare:

Stiamo lavorando molto sul servizio e sul fatto di essere ancora più aggressivo nel gioco. Cambiare di più la palla, aprirsi il campo e venire a rete. Deve far pensare di più l'avversario.

E avere fiducia in se stesso, come nel momento più controverso del 2021, la rinuncia alle Olimpiadi:

Non era pronto per andare ai Giochi - chiude Piatti -. Lui, nella sua testa, ha fretta: vuole crescere, vuol salire, vuole imparare, vuole diventare sempre più forte. Però alla fine ha solo 20 anni. Anche se perde tre o quattro mesi non cambia niente nella sua carriera.

Programmare bene la stagione, allora, diventa fondamentale. Ed è - parole sue – l’unica vera preoccupazione del coach.

(Credits: Getty Image)

Template News
Post
Fonte della news
SN4P
Sport di Riferimento
Tennis