Lorenzo Insigne sta per dire addio al Napoli e nei prossimi giorni potrebbe dare una svolta definitiva alla propria carriera e alla propria vita firmando per il Toronto. Il suo contratto scade a giugno e la proposta di rinnovo di Aurelio De Laurentiis non lo ha convinto, ecco perché sarebbe pronto a sbarcare oltreoceano.
INSIGNE-TORONTO, MATRIMONIO DA 50 MILIONI
Lorenzo Insigne potrebbe ripercorrere le orme di Sebastian Giovinco, con la differenza che l’ex attaccante della Juventus lasciò l’Italia a 28 anni, quando però faticava ad affermarsi in bianconero, e in Canada trascinò Toronto alla conquista del primo e finora unico titolo in Mls. A convincere la Formica Atomica, anche alla luce delle scelte successive, fu soprattutto il contratto faraonico proposto dai nordamericani. I 50 milioni lordi in 5 anni (più bonus), che oggi vengono offerti al capitano del Napoli, potrebbero avere lo stesso effetto: dal 1° gennaio, oltretutto, Insigne è libero di firmare con il suo nuovo club, dove si trasferirebbe però solo una volta chiusa la stagione in azzurro.
INSIGNE-NAPOLI, PARTI LONTANE
La trattativa tra il Napoli e Insigne è cominciata tempo fa ma non è mai decollata. Il motivo è semplice: oggi il giocatore ha uno stipendio netto da 4,5 milioni e da campione d’Europa si aspettava un ritocco dell’ingaggio, ma De Laurentiis, considerando l’età (31 anni a giugno) e la riduzione dei ricavi dall’inizio della pandemia, gli ha proposto un quinquennale con stipendio ridotto a 3,5 milioni. Le due parti non si sono mai avvicinate. Anche se all’offerta di Toronto da 10 milioni all’anno vanno decurtate le imposte, Insigne guadagnerebbe comunque più dei 5 milioni che aveva chiesto al Napoli, forte dei 114 gol in 415 presenze, dei numerosissimi assist e di un ruolo importante anche all’interno dello spogliatoio dopo dieci stagioni ininterrotte dal 2012 ad oggi.
INSIGNE-TORONTO, UNA SCELTA DI VITA
Insigne, tra alti e bassi, si è dimostrato un calciatore importante per il Napoli e per la Nazionale. Sembrava forte, almeno fino all’anno scorso, l’interesse dell’Inter, e non è detto che Marotta non torni alla carica, anche se Inzaghi preferisce il 3-5-2 al 4-3-3, più congeniale almeno fino ad oggi alle caratteristiche del giocatore. Andare a Toronto, però, non sarebbe una decisione dettata da motivi calcistici, tutt’altro: una scelta economica, sicuramente, e magari di vita, in una città modello, soprattutto per chi, come Insigne, ha già costruito una famiglia. Sportivamente parlando, l’unica vera spiegazione sarebbe quella di evitare un top club italiano o europeo, per non tradire il “suo” Napoli ma soprattutto la sua Napoli, intesa come città.
INSIGNE-TORONTO, LE RIPERCUSSIONI SUL MONDIALE
Oggi non sappiamo ancora se l’Italia giocherà il Mondiale in Qatar ed è molto probabile che Insigne prenda la propria decisione prima degli spareggi. Quali ripercussioni avrà la sua scelta in tal senso? Forse nessuna, ma molto dipenderà da cosa sarà costretto a fare il 30 giugno, o magari un paio di settimane prima, chiusa la parentesi Nations League in Nazionale. A quel punto la Mls sarebbe nel vivo della regular season, che parte a fine febbraio, e l’attuale capitano del Napoli potrebbe arrivare al Mondiale senza aver mai fatto vacanza in estate, ma, in compenso, avendo la possibilità di riposarsi prima di partire per l’eventuale ritiro, considerando che la finale del campionato, ammesso che il Toronto ci arrivi, è in programma il 5 novembre.
(Credits: Getty Image)
