Sarà un Australian Open dimezzato quello che prenderà il via il 17 gennaio e probabilmente senza i Big Three del tennis mondiale: Roger Federer non ci sarà di sicuro, Rafa Nadal è in dubbio per la positività al covid che lo ha costretto a cambiare i programmi e a saltare l’Atp 250 di Melbourne, Novak Djokovic potrebbe essere estromesso dal torneo dove, per partecipare, è obbligatorio avere due dosi di vaccino o un’esenzione e lui ne è sprovvisto.
AUSTRALIAN OPEN, LE ASSENZE SICURE: FUORI FEDERER E THIEM
L’operazione al ginocchio sinistro subita ad agosto non aveva spazzato via ogni dubbio sulla possibilità che Roger Federer potesse cominciare la stagione agli Australian Open, ma a inizio dicembre lo svizzero è stato molto chiaro e ha escluso il suo ritorno in campo a gennaio. Ma non sarà l’unica assenza di lusso già certa: Milos Raonic, a lungo fermo nel 2021 per un problema a un polpaccio, si è cancellato dalla entry list e rischia di uscire dalla top 100; Dominik Thiem, in finale nel 2020, ha annunciato il proprio forfeit chiarendo di aver programmato il rientro in Argentina dopo l’infortunio a un polso; Stan Wawrinka non gioca da marzo, quando ha subito un intervento al piede sinistro, e non sa ancora quando tornerà.
AUSTRALIAN OPEN, I CAMPIONI IN DUBBIO: NADAL E RUBLEV POSITIVI AL COVID
Rafa Nadal è tornato a giocare dopo quattro mesi al Mubadala Championship di Abu Dhabi: un’esibizione per riprendere il ritmo e presentarsi in buona condizione in Australia. Ma la positività al covid gli ha impedito di partire e ora la sua presenza a Melbourne è incerta. Stessa storia per chi, come lui, si è contagiato in quel torneo: il numero 5 al mondo Andrey Rublev, che salterà l’Atp Cup, e il canadese Dimitri Shapovalov, anche lui a rischio.
AUSTRALIAN OPEN, IL CASO DJOKOVIC
In dubbio è anche la presenza di Novak Djokovic, che ha scelto di non vaccinarsi. A Melbourne, però, non potrà giocare senza almeno due dosi, a meno che non abbia un’esenzione: al momento, dunque, sarebbe teoricamente escluso, ma non c’è ancora l’ufficialità e, dando per scontato che le leggi non cambieranno nelle prossime tre settimane, tutto ruota proprio intorno alla possibiità di ricevere un’esenzione. Un Australian Open senza il numero uno al mondo, dopo i già numerosi forfeit, ovviamente non conviene a nessuno.
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