Antonio Conte ha già stabilito un record nella sua finora breve esperienza al Tottenham: il pari contro il Southampton è stato il settimo risultato utile consecutivo e mai nessuno fino ad oggi era riuscito a collezionare una striscia simile nelle prime settimane sulla panchina degli Spurs. Tutto ciò, però, non fa altro che aumentare la sua fame, già cospicua al momento della firma del contratto: non si sarebbe catapultato in una nuova avventura a campionato in corso se non avesse avuto garanzie dalla società ed è per questo che quasi certamente il Tottenham sarà il club che più si muoverà sul mercato a gennaio.
TOTTENHAM, PARATICI BUSSA A CASA JUVE
La Juventus ha bisogno di far cassa per rinforzarsi nei reparti più scoperti, così Paratici, che conosce bene i calciatori e l’ambiente bianconero, ha bussato alla porta della sua vecchia casa per capire se ci sono le possibilità di intavolare delle trattative. Due su tutte: Dejan Kulusevski e Weston McKennie. Due giocatori completamente diversi l’uno dall’altro e probabilmente anche poco adatti a stare insieme nei sistemi di Conte: nel 3-5-2 Kulusevski verrebbe snaturato da seconda punta, nel 3-4-3 o 3-4-1-2 McKennie non potrebbe fare la mezzala, che è il suo ruolo preferito. In entrambi i moduli, invece, vanno bene sia Franck Kessié che Matias Svanberg, altri due protagonisti della Serie A che il Tottenham avrebbe puntato: i rossoneri, per ragioni prettamente economiche, potrebbero anche rinunciare all’ivoriano che va in scadenza a giugno, a patto di colmare la casella del centrocampo lasciata vuota. Per il bolognese Svanberg sarebbe un bel salto e la sensazione è che sia più un colpo in prospettiva, poco adatto alle esigenze immediate di Conte. I tabloid inglesi parlano anche di un interesse per Brozovic, Perisic e Insigne, ma in tutti e tre i casi è da escludere che lascino le rispettive squadre quest’inverno, pur essendo in scadenza di contratto, o forse proprio per quello.
TOTTENHAM, VLAHOVIC SÌ O NO
Quando Conte è arrivato al Tottenham, in tanti hanno pensato che aumentasse la probabilità che Dusan Vlahovic lasciasse subito la Fiorentina per trasferirsi a Londra. Poi qualcosa è cambiato, il centravanti ha cominciato a segnare a raffica e attualmente è il capocannoniere della Serie A, mentre lo stesso Conte ha blindato Harry Kane, dato in partenza lo scorso agosto. Al fattore economico (la Fiorentina chiede 80 milioni, gli Spurs ne metterebbero 60 sul piatto) si unisce allora quello tecnico: non vale la pena spendere cifre così alte nell’unico ruolo in cui il Tottenham ha già un top player.
TOTTENHAM TRA LAMPTEY, DEST E LAZZARI
Il Tottenham è a caccia di un terzino destro e i profili individuati corrispondono a tre identikit piuttosto diversi l’uno dall’altro: Tariq Lamptey, 21 anni sta facendo bene al Brighton e conosce già la Premier League; Sergiño Dest, stessa età, è stato tra le poche note liete dell’avvio di stagione del Barcellona e ha già uno spessore internazionale; Manuel Lazzari è nel pieno della maturità (28 anni), e alla Lazio sta faticando con Sarri, mentre da quinto, nel sistema di Conte, ritroverebbe la propria dimensione.
TOTTENHAM SU ALVAREZ, MARTIAL E TOLISSO
Lasciando stare Vlahovic, che costa troppo ed è un centravanti, ad Antonio Conte farebbe comodo un attaccante che si adatti a giocare anche nel tridente o da seconda punta. Anthony Martial, ai margini del Manchester United, potrebbe essere l’ideale, ma il club ha messo gli occhi anche su Julian Alvarez, che al River Plate ha segnato tanto e ha l’Europa nel suo destino: per l’immediato, però, qualche perplessità c’è, avrebbe bisogno di tempo per adattarsi alla nuova realtà, ai metodi di Conte e anche al ruolo. Nell’immediato, invece, sarebbe utilissimo Corentin Tolisso, che quasi certamente lascerà il Bayern, ma piace anche al Real Madrid: Conte deve fare in fretta se vuole portare il mediano a Londra.
