AUSTRALIAN OPEN, IL CASO DJOKOVIC TRA REGOLE, PERMESSI, VACCINI E POLEMICHE

Submitted by Anonymous on Fri, 01/07/2022 - 15:08
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Redazione
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Novak Djokovic bloccato in una stanza d’albergo costretto a lottare contro larve e scarafaggi. L’immagine che si palesa davanti agli occhi del mondo è quella di una situazione kafkiana: il numero uno del tennis mondiale era salito sull’aereo per Melbourne per giocare gli Australian Open, dopo aver ottenuto un’esenzione che gli consentiva di non vaccinarsi contro il covid, ma secondo le autorità locali, il visto del serbo non è regolare e così era stato rispedito nel suo paese. Il caso diplomatico è ancora aperto, perché il giocatore e i suoi legali hanno deciso di appellarsi, così Nole è in una sorta di limbo, a quanto pare tutt’altro che piacevole, e ci resterà fino a lunedì, giorno in cui saprà se potrà giocare gli Australian Open o dovrà tornare a casa.

DJOKOVIC E GLI AUSTRALIAN OPEN NEGATI: COS’È SUCCESSO

Se uno straniero vuole entrare a Melbourne, deve aver completato il ciclo vaccinale, ma Novak Djokovic non ha effettuato neppure la prima dose: scelta sua, con le conseguenze che comporta. Tennis Australia, cui fa capo l’organizzazione degli Australian Open, ha ammesso comunque il giocatore al torneo perché ha presentato la documentazione necessaria che lo esenta dall’obbligo di vaccino, in particolare, secondo il quotidiano “The Age”, per aver contratto il covid nei sei mesi precedenti, notizia che al momento non è stata ancora confermata. Che sia questa la motivazione alla base dell’esenzione oppure no, per il governo australiano non basta, motivo per cui non ha accettato il visto e aveva intimato il serbo di lasciare il paese.

DJOKOVIC E GLI AUSTRALIAN OPEN: COSA PUÒ ANCORA SUCCEDERE

Quello di Novak Djokovic è diventato ovviamente un caso mondiale: gli organizzatori sperano che il miglior tennista del pianeta partecipi, il governo non intende concedere deroghe speciali alle norme che valgono per tutti, famosi oppure no. E infatti non le ha concesse, al punto che Djokovic, giunto all'aeroporto Tullamarine di Melbourne verso le 23.30 ora locale del 5 gennaio, si è visto bloccare dalla polizia di frontiera. Gli avvocati di Djokovic hanno fatto ricorso contro l'espulsione e ottenuto un'ingiunzione provvisoria che congela la situazione fino all'udienza fissata per lunedì, mentre i legali avranno tempo fino a sabato alle 14 per presentare i chiarimenti richiesti. Nel frattempo lui dovrà rimanere al Park Hotel, una struttura utilizzata per ospitare viaggiatori 'irregolari', nota tra l’altro per le precarie condizioni di manutenzione, per un incendio scoppiato nel dicembre scorso e per la distribuzione di cibo avariato agli ospiti. E adesso, stando al racconto della mamma e del fratello di Djokovic, per gli scarafaggi nella stanza dove alloggia il giocatore.

DJOKOVIC DIVENTA UN CASO DIPLOMATICO

Un caso mondiale e anche diplomatico. La cancellazione del visto di Novak Djokovic ha scatenato la reazione durissima del premier serbo Vucic che ha definito "infame” il trattamento riservato al tennista. Non solo: davanti al Park Hotel, il 6 gennaio, si è raccolta una eterogenea folla di sostenitori, composta da serbi che sventolavano bandiere, no vax e sostenitori dei diritti dei migranti, e una persona è stata arrestata mentre le forze dell'ordine tentavano di disperdere i manifestanti. A Belgrado, intanto, ci ha pensato il padre di Djokovic a soffiare sul fuoco invitando i serbi a un'altra dimostrazione di sostegno per il figlio che si è tenuta davanti alla sede del parlamento e alla quale ha partecipato persino la ministra del lavoro Dariha Kisic Tepavcevic. Sull’altro fronte, invece, il governo australiano non fa marcia indietro e la ministra Andrews ha ribadito: "Djokovic non è prigioniero in Australia, è libero di lasciare lasciare il paese in qualsiasi momento voglia, cosa che le autorità di frontiera faciliterebbero". Un invito ad andar via, di fatto. Non mancano le critiche, del resto, al giocatore, a partire dal rivale Rafa Nadal: "Djoko conosce le regole e le conseguenze per chi non si vaccina".

DJOKOVIC E GLI AUSTRALIAN OPEN NEGATI, IL RISCHIO SPORTIVO

Novak Djokovic è il tennista che più volte di tutti ha vinto gli Australian Open nella storia del torneo: i suoi trionfi sono nove e quest’anno sarebbe andato a caccia della doppia cifra e del quarto successo di fila dopo quelli ininterrotti ottenuti dal 2019 al 2021. Se la sua esclusione dovesse essere confermata, il serbo non vedrà solo interrotta la propria striscia vincente, ma rischierà anche di perdere il numero uno nel ranking mondiale a beneficio di Daniil Medvedev, che attualmente è al secondo posto. Un’ulteriore beffa che si aggiunge al danno, sportivo ed economico di non poter giocare, con una possibile perdita di quasi 3 milioni che corrisponde al premio per il vincitore.

(Credits: Getty Image)

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