La Coppa d’Africa 2022 parte domani con la gara inaugurale tra il Camerun padrone di casa e il Burkina Faso. Ventiquattro nazionali al via, divise in sei gironi, la formula è identica a quella degli Europei con le prime due di ciascun gruppo direttamente qualificate agli ottavi insieme alle quattro migliori terze. La finale è in programma il 6 febbraio a Yaoundé.
LA COPPA D’AFRICA SVUOTA L’EUROPA
In Europa la Coppa d’Africa è vista come un fastidio: per un mese impedisce a grandi e piccoli club di avere a disposizione alcuni dei propri calciatori, in alcuni casi vere e proprie star. Una volta c’erano Drogba, Yaya Touré e Samuel Eto’o, oggi pensiamo soprattutto ai due assi del Liverpool, l’egiziano Mohamed Salah e il senegale Sadio Mané, ma anche agli oltre venti “italiani” che la Serie A non vedrà fino a inizio febbraio, tra cui i due milanisti Franck Kessié (ivoriano) e Ismael Bennacer, mvp dell’ultima edizione vinta dalla sua nazionale, l’Algeria, o i “napoletani” Koulibaly (Senegal) e Anguissa (Camerun). Senza dimenticare l’altro algerino Riyad Mahrez, spesso titolare al Manchester City, il portiere senegalese del Chelsea Edouard Mendy, il marocchino Achraf Hakimi, ex Inter ora al Psg, e l’ivoriano Sebastien Haller, rivelazione della fase a gironi della Champions League, dov’è capocannoniere grazie ai 10 gol segnati con la maglia dell’Ajax. Non ci sarà Victor Osimhen, che dopo le fratture multiple al volto ha contratto il covid e il c.t. nigeriano ha deciso di farne a meno.
COPPA D’AFRICA, IL MAGHREB FA LA PARTE DEL LEONE
Ci sono i Leoni Indomabili, cioè il Camerun, e quelli della Teranga, cioè il Senegal, eppure a recitare la parte del leone, nella trentatreesima edizione della Coppa d’Africa, sono le nazionali del nord, quelle del Maghreb. L’Egitto, del resto, ne ha vinte più di tutte, ben sette, addirittura tre consecutivi dal 2006 al 2010, quando però, ironia della sorte, non si è mai qualificato per i Mondiali. Oggi, tra l’altro, vanta forse il giocatore più forte del torneo, Mohamed Salah, anche se alle sue spalle, a parte Trezeguet, non ha una rosa così competitiva. Meglio l’Algeria campione in carica, che oltre a Bennacer e Mahrez, può fare affidamento su veterani come Feghouli, Slimani e Brahimi, ma anche sulla voglia di emergere del napoletano Ounas. Il Marocco, invece, punta sui gol di Munir El Haddadi ed En-Nesyri e sulla corsa di Hakimi, ma se non rilancerà Amrabat, unico “italiano” in rosa, sarà dura. Non ha grandi nomi la Tunisia, ma i risultati più recenti, qualificazioni mondiali comprese, dicono che è una squadra equilibrata alla quale è difficile far gol.
COPPA D’AFRICA, LE BIG CI SONO (QUASI) TUTTE, DEBUTTO PER GAMBIA E COMORE
Delle dieci nazionali che a marzo disputeranno gli spareggi per la qualificazione al Mondiale ne manca soltanto una: la Repubblica Democratica del Congo oggi allenata da Hector Cuper. Oltre alle quattro del Maghreb e ai già citati leoni di Camerun e Senegal, partecipano anche Ghana, Mali e Nigeria, alle quali va aggiunta, tra le possibili candidate al trionfo, anche la Costa d’Avorio, dove oltre ad Haller e Kessié, proverà a mettersi in mostra Jeremie Boga, ai margini del Sassuolo nella prima parte della stagione ma acquistato dall’Atalanta. Le nazionali debuttanti, invece, sono due: il Gambia di Musa Barrow e le sorprendenti Comore, con una popolazione di poco più di 700 mila abitanti. La sua stella, El Fardou Ben Nabouhane, gioca nella Stella Rossa e nella scorsa stagione segnò al Milan in Europa League.
COPPA D’AFRICA, TUTTI i GRUPPI
Questa la composizione dei gruppi della Coppa d’Africa, con le nazionale ordinate in base alla fascia in cui erano state inserite nelle urne al momento del sorteggio.
Girone A: Camerun, Burkina Faso, Capo Verde, Etiopia
Girone B: Senegal, Guinea, Zimbabwe, Malawi
Girone C: Marocco, Ghana, Gabon, Comore
Girone D: Nigeria, Egitto, Guinea-Bussau, Sudan
Girone E: Algeria, Costa d’Avorio, Sierra Leone, Guinea Equatoiale
Girone F: Tunisia, Mali, Mauritania, Gambia
(Credits: Getty Image)
