Jannik Sinner affronterà gli Australian Open per la terza volta in carriera presentandosi a Melbourne da numero 11 del ranking. Non ha scoperto il nome del suo primo avversario al momento del sorteggio, che lo ha abbinato a un giocatore proveniente dalle qualificazioni, ma soltanto in seguito: si tratta del 32enne portoghese Joao Sousa. Vediamo quale sarà il possibile cammino dell’azzurro nel torneo, ricordando che nella scorsa stagione, da outsider, fu eliminato al primo turno dal canadese Denis Shapovalov in 5 set, mentre due anni fa vinse la prima partita contro Purcell e poi lo buttò fuori Fucsovics. Ma erano altri tempi, decisamente un altro Sinner.
SINNER SCONFITTO DA SOUSA NELL’UNICO PRECEDENTE
C’è un solo precedente tra Jannik Sinner e Joao Sousa: si affrontarono nelle qualificazioni per il torneo di Halle del 2019, sull’erba, e vinse il portoghese in tre set, rimontando dopo la sconfitta al tie-break nel primo. L’altoatesino non aveva compiuto neppure 18 anni e oggi, ovviamente, la differenza è enorme, considerando che Sousa è al numero 140 del ranking e in carriera ha collezionato più sconfitte che vittorie.
SINNER, POSSIBILE RIVINCITA CON MURRAY
Sinner ha le carte in regola per battere il proprio record agli Australian Open e arrivare al terzo turno: dopo Sousa, sulla sua strada ci sarà uno tra Jordan Thompson, numero 73 del ranking, e Steve Johnson, già battuto due volte. Molto più complicato l’ostacolo successivo, sia che si trovi di fronte il georgiano Basilashvili, che nel 2021 ha trionfato a Doha e a Monaco salendo in 23esima posizione, sia che debba affrontare Andy Murray, che non sarà più quello capace di conquistare la cima del tennis mondiale, ma ha sempre la stoffa del campione, a Melbourne è arrivato cinque volte in finale e ha battuto Sinner solo due mesi fa, sul cemento indoor di Stoccolma.
SINNER, STRADA IN SALITA DAGLI OTTAVI IN POI
Dagli ottavi in poi, ovviamente, la strada per Jannik Sinner sarà prevedibilmente in salita, contro avversari che teoricamente sono davanti a lui nel ranking, se i pronostici dovessero essere rispettati. Nel suo lato del tabellone, parte bassa, ci sono in ordine Casper Ruud, incontrato e battuto due volte a Vienna negli unici due precedenti, Stefanos Tsitsipas, avanti 2-1 negli scontri diretti con l’ultima pesante vittoria nelle semifinali di Barcellona, e poi Daniil Medvedev che gli ha concesso due set in tre sfide. Tutta teoria, ovviamente, anche se solo fino a un certo punto: se l’obiettivo è tornare nella top ten e poi restarci stabilmente per tutto il 2022, bisognerà andare a caccia di imprese. Magari a partire da Melbourne.
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