AUSTRALIAN OPEN, BERRETTINI-NAKASHIMA. MATTEO, BUON VIAGGIO

Submitted by Anonymous on Sun, 01/16/2022 - 20:48
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Redazione
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Gli Australian Open dell’Italia si aprono con la sfida tra Matteo Berrettini e Brandon Nakashima. La punta di diamante della spedizione azzurra sarà anche il primo dei nostri atleti a scendere in campo nel primo turno, intorno alle 2.30 della notte tra domenica e lunedì, ora italiana. E non sarà sicuramente una passeggiata.

BERRETTINI, ECCO CHI È NAKASHIMA

Lo statunitense Brandon Nakashima è numero 68 del ranking, ma la posizione in classifica dice poco quando uno ha 20 anni e si è affacciato al professionismo soltanto nel 2019. Qualcosa in più lo dice il bilancio del 2021, fatto di 17 vittorie e 12 sconfitte con il trionfo nel Challenger di Brest, curiosamente in finale contro Joao Sousa, che invece sarà l’avversario di Sinner, e le semifinali raggiunte alle Next Gen Finals a Milano. Ma anche nei tornei Atp, in precedenza, si è fatto valere: è arrivato in finale a Los Cabos e ad Atlanta, ai quarti ad Anversa, e tra gli avversari di maggior valore battuti ci sono Isner (due volte), Raonic, Fognini e De Minaur. Giocare contro Berrettini, per lui, sarà già uno step in carriera, visto che l’anno scorso non superò le qualificazioni agli Australian Open arrendendosi al russo Karatsev.

BERRETTINI, A CHE PUNTO SEI?

Matteo Berrettini aveva chiuso il 2021 giocando un solo set negli ultimi due mesi, ritirandosi durante la sfida con Zverev alle Atp Finals. I vari problemi fisici avuti dopo Wimbledon ne hanno condizionato la seconda parte di stagione, costringendolo a scendere poco in campo, con l’unico vero guizzo agli Us Open, dove ha raggiunto i quarti ed è stato eliminato da Djokovic. Il 2022, invece, è cominciato in chiaroscuro, con due sconfitte in tre partite all’Atp Cup: ha perso contro De Minaur, si è rifatto contro Humbert, è riuscito a strappare almeno un set a Medvedev. Un’esperienza forse avara di soddisfazioni, considerando l’eliminazione dell’Italia, ma utile a lui per ripartire e presentarsi agli Australian Open in una condizione migliore rispetto a quella di Sydney.

BERRETTINI, LA STRADA È SPIANATA SENZA DJOKOVIC

I problemi fisici hanno condizionato anche gli ultimi Australian Open di Berrettini, che l’anno scorso conquistò gli ottavi, ma poi non fu in grado di giocarli per un problema ai muscoli addominali e rinunciò alla sfida con Tsitsipas. Era già un top ten, ma oggi è ancora più avanti, numero 7 del ranking e, vista l’espulsione di Djokovic, testa di serie numero 6 del tabellone. Sulla sua strada, ai quarti, avrebbe dovuto trovare proprio Novak, che nel 2021 l’ha battuto negli altri tre Slam, ai quarti del Roland Garros e degli Us Open e in finale a Wimbledon. Così, arrivare in semifinale, teoricamente, è alla sua portata, perché fino a quel punto non troverà nessun avversario davanti a lui nel ranking. Un’occasione da sfruttare, a partire da Nakashima, ricordandosi che, anche se ha 20 anni e una prima di servizio non eccezionale, ha una tenuta mentale da veterano. E qualcuno lo ha paragonato, da questo punto di vista, a Djokovic. Ma di sicuro non lo è, almeno non ancora.

(Credits: Getty Image)

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