Piacenza-Civitanova è uno dei big match della Superlega italiana di volley. Si gioca stasera alle 20.30 al PalaBanca per il recupero della quindicesima giornata: a fine dicembre, il match fu rinviato per la positività al covid, tra gli ospiti, di Anzani, Jeroncic, Simon e Yant.
PIACENZA-CIVITANOVA, COSA DICE LA CLASSIFICA
La Lube Civitanova è terza in classifica a quota 31 punti con appena 13 gare disputate: potenzialmente, dunque, è davanti a Modena, ma comunque dietro la capolista Perugia. L'ultima partita di campionato l'ha giocata il 26 dicembre battendo 3-0 Padova e riscattando il precedente passo falso rimediato proprio contro gli umbri. Piacenza è al quinto posto, con 25 punti, frutto di 8 vittorie e sette sconfitte. Rendimento altalenante, dopo un inizio di stagione da favola che la vide ottenere quattro successi nei primi quattro turni, due dei quali in trasferta contro Civitanova e Modena.
PIACENZA-CIVITANOVA, COSA DICE L'ATTUALITÀ
Piacenza è reduce da un successo che potrebbe rappresentare la svolta della stagione, quello ottenuto a Modena nei quarti di Coppa Italia: è finita 3-1, con Antoine Brizard, giudicato dalla Fivb il miglior atleta del 2021, che ha messo il proprio marchio sul match grazie al servizio del 26-24 nel quarto set. La Lube, invece, ha perso in casa contro Milano, fallendo l'accesso alle Final Four, e non potrà difendere il titolo conquistato nelle ultime due stagioni. Il momento non è favorevole: domenica i marchigiani erano appena alla seconda gara del 2022 dopo essere rimasti a lungo fermi a causa del covid, ma soprattutto erano privi di Juantorena, Anzani, Kovar e Jeroncic, che mancheranno (forse con l'unica eccezione di Jeroncic) anche stasera.
PIACENZA-CIVITANOVA, BERNARDI SFIDA BLENGINI (E ZAYTSEV)
Lorenzo Bernardi è stato uno dei giocatori più forti, se non addirittura il più forte, della storia del volley, da allenatore ha già vinto un campionato italiano, quando era a Perugia, e ha accettato la “scommessa” Piacenza l'anno scorso. Il rilancio, suo e del club, passa anche da sfide come quelle di stasera: di fronte ha Blengini, ex c.t. della Nazionale che di scudetti ne ha vinti due, entrambi alla Lube, ma soprattutto ha un certo Ivan Zaytsev, tra i pochi giocatori attuali che forse avrebbero potuto trovare spazio nella generazione di fenomeni che portò l'Italia sul tetto del mondo. Lo “Zar” ha recuperato da poco, ma dovrà essere lui a guidare la Lube, insieme a Lucarelli, cercando di non far sentire il peso delle assenze. Dall'altro lato, però, ci sono due giovani classe 1999 come Francesco Recine e Adis Lagumdzja che già fanno la differenza. E contro un “mostro sacro” della pallavolo attuale, vogliono dimostrare di poter arrivare anche loro a quei livelli.
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