AUSTRALIAN OPEN BERRETTINI-ALCARAZ: MATTEO VIVE PER PARTITE COSI'

Submitted by Anonymous on Thu, 01/20/2022 - 20:14
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Redazione
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Essere numero 7 al mondo, affrontare un poco più che maggiorenne e partire con i sfavori del pronostico. Matteo Berrettini pensava di averle viste tutte in vita sua, ma questa gli mancava. Così stanotte (non prima delle 3.30 italiane) sul cemento di Melbourne dovrà guadagnarsi un passaggio del turno che, sul tavolo di chi va a fondo nei numeri che lo sport a volte non palesa con evidenza, non è poi così tanto scontato. Perché Carlos Alcaraz, nato il 5 maggio 2003, è considerato molto più di un semplice enfant prodige: tra chi lo ha già eletto a erede designato di Rafa Nadal (non tanto per le sue qualità sulla terra rossa, ma proprio per l’approccio feroce che mostra in campo su tutte le superfici) e chi lo ritiene ormai pronto per il grande salto ci sono molti di coloro che pensano che nel terzo turno dell’Australian Open il pronostico debba pendere dalla parte del giovane spagnolo. E poco importa se Berrettini abbia dimostrato sin qui di essere un giocatore solido e piuttosto continuo, al netto di qualche guaio fisico che l’ha un po’ tormentato negli ultimi mesi. Ma superata anche l’insidia legata ai problemi intestinali che l’avevano attanagliato nel debutto contro Nakashima, l’ex finalista di Wimbledon si trova ora di fronte al primo vero ostacolo di una certa rilevanza. Di sicuro Alcaraz rappresenta un esame bello tosto.

ALZARE IL LIVELLO DEL GIOCO

Contro Kozlov la prestazione di Berrettini è stata incoraggiante, pur se gravata di un passaggio a vuoto nel secondo set quando ha perso la battuta e s’è visto costretto ad allungare la partita fino al quarto. A favorire la pronta risalita del giocatore romano è stata la percentuale di punti ottenuto con la prima di servizio, che ha sfiorato l’80%., resa tale anche da ben 21 ace mandati a referto (appena uno quello fatto registrare dal rivale). Fondamentale, questo, che potrebbe fare tutta la differenza del mondo: Alcaraz sin qui ha impressionato per la solidità con la quale ha vinto i suoi primi due incontri, senza lasciare un set a Tabilo e Lajovic, anche se curiosamente ha concesso una palla a break a partita, puntualmente sfruttata dai due avversari (anche se ininfluente ai fini del singolo parziale). Seppur giovanissimo, Alcaraz sa bene dove andare a parare per mettere in difficoltà il rivale:

Dovrò cercare di portarlo sul dritto, evitando di consentirgli di comandare il gioco. Ho accumulato buona esperienza negli ultimi tempi, so quello che mi aspetta e voglio sfruttare l’occasione.

Di contro Berrettini, che anche contro Kozlov non è sembrato al massimo della condizione, ha fatto capire di essere conscio delle difficoltà che lo attendono nel confronto con lo spagnolo:

Sta vivendo un gran bel momento di forma, ma io vivo per partite come queste e spero solo di poter star bene fisicamente. Il campo è veloce il giusto, mi piace come rimbalza la palla, le sensazioni sono positive e pertanto voglio solo restare concentrato sul mio gioco.

ALCARAZ FA PAURA PERCHÉ È IN GRAN SPOLVERO

Nell’unico precedente in carriera tra i due, storia vecchia appena tre mesi, Alcaraz sorprese Berrettini nell’ATP 500 di Vienna spuntandola al tiebreak del terzo set, dopo aver vinto agevolmente il primo per 6-1 e perso il secondo sempre al tiebreak.

Quel match si decise su pochi punti, ma ricordo quanto stesse bene fisicamente Carlos

ha aggiunto Berrettini. E di sicuro l’aspetto fisico potrebbe risultare determinante anche in questa occasione: giocando in orario pomeridiano, la grande condizione atletica di Alcaraz potrebbe rivelarsi un fattore a suo favore e sopperire a un gap a livello tecnico ancora esistente. Il giovane murciano è in striscia aperta da 7 partite: l’ultima sconfitta è datata 4 novembre a Parigi contro Hugo Gaston, cui hanno fatto seguito le 5 vittorie ottenute alla ATP Next Gen Finals di Milano e le due ottenute nei primi turni del torneo australiano, avendo rinunciato a prendere parte ad altri tornei in preparazione al primo slam (e non ha partecipato neppure all’ATP Cup). Sette gare nelle quali ha lasciato solo un set a Cerundolo, mostrando una maturità cresciuta a vista d’occhio nell’ultima parte dell’anno appena passato. Berrettini ha cominciato il 2022 col freno a mano tirato, e questo ha spinto molti addetti ai lavori a ritenerlo inferiore all’Alcaraz visto sin qui all’opera nella calura australiana. Eguagliare il miglior risultato ottenuto a Melbourne (il quarto turno dell’anno passato) è l’obiettivo minimo che si è posto il romano, che qualora dovesse avanzare affronterebbe uno tra Pablo Carreno Busta (numero 19 del seeding) o Sebastian Korda, e in entrambi casi si tratterebbe di una prima volta assoluta.

(Credits: Getty Image)

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