Il Generale Inverno non fa paura all’Olimpia. Che nella prima campagna di Russia della stagione ha steccato, ma che al cospetto del CSKA Mosca non ha alcuna intenzione di indietreggiare, neppure di un millimetro. Non che manchino le difficoltà: oltre al valore dell’avversario, logico candidato al ruolo di pretendente alla vittoria finale, c’è da fare i conti col ritorno dello spauracchio Covid, che ha costretto Jerian Grant a restare a Milano (non ci sono conferme ufficiali, ma dalle immagini arrivate da Mosca è stata rimarcata proprio l’assenza del playmaker, nipote del grande Horace dei Chicago Bulls degli anni ’90). E per non farsi mancare nulla, nell’immediata vigilia s’è fermato anche Gigi Datome, vittima di una lieve distorsione alla caviglia rimediata in allenamento. Assenza pesante quella di Datome, MVP della sfida con l’Alba Berlino, tale da alzare il coefficiente di difficoltà che attende i ragazzi di Messina in una gara che vale tanto in chiave terzo posto.
MILUTINOV, UN GIGANTE DA TENERE A BADA
Ex di turno, proprio il coach biancorosso sa bene quali trappole attendono l’Olimpia nella trasferta moscovita:
Il CSKA è, al solito, una delle favorite per la vittoria finale. Hanno molta profondità, oltre che qualità tecniche indiscutibili. Sarà fondamentale per noi svolgere ogni dettaglio nel migliore dei modi, soprattutto cercando di vincere la battaglia a rimbalzo, dove chiaramente lo spauracchio è rappresentato da Milutinov. Dovremo cercare di proteggere il ferro e più in generale la nostra area, provando poi a far girare palla con i tempi giusti per non soffrire troppo la loro taglia fisica.
Non inganni quanto fatto a settembre, nell’opening night che vide Milano imporsi in volata: proprio Milutinov fu costretto a uscire dopo pochi minuti, di fatto rendendo un po’ più agevole il compito dell’Olimpia che dopo un primo quarto decisamente negativo seppe cambiare marcia e trovare quell’intensità necessaria per rimettere le cose a posto. Osservati speciali anche Shengelia, che non fa certo della continuità la sua miglior virtù, e quel Will Clyburn che è atteso al rientro dopo aver saltato le ultime due gare.
CHE SFIDA CON HACKETT
La vittoria sull’Alba ha detto chiaramente che se Milano fa il suo, difficilmente in questa stagione qualcuno può resisterle. Vero che i tedeschi nella circostanza erano gravati di diverse assenze (e di fatto senza allenamenti da dieci giorni, causa Covid), ma l’ottimo sprint finale ha confermato quanto di buono mostrato dall’Olimpia nel corso della campagna europea corrente. La sfida al CSKA è anche la sfida a un ex come Daniel Hackett, MVP dell’ultima settimana di Eurolega in virtù delle grandi prestazioni offerte nelle gare contro Panathinaikos e Villeurbanne, vittorie che hanno rimessa la formazione russa in carreggiata in chiave terzo posto. Messina o Hackett: la dura legge dell'ex farà gioire uno solo. Staremo a vedere chi. Detto della capacità di Milutinov di dominare sotto canestro (del resto 213 centimetri aiutano…), il CSKA concede qualcosa in difesa (undicesima per punti subiti con 78.89 di media a partita), ma rimane una macchina da guerra in proiezione offensiva: con 80.74 punti di media ha il quarto miglior attacco dell’Eurolega, con una percentuale dall’arco del 36.31% che è la sesta assoluta. Milano, detto di Grant e di Datome, dovrà fare a meno al solito di Shields, Mitoglu e Moraschini. Torna invece a disposizione Troy Kell, assente contro l’Alba per motivi burocratici. Messina al solito verrà accolto con tutti gli onori del caso: al CSKA ha vinto due volte l’Eurolega (2006 e 2008), oltre a svariate coppe e campionati nazionali. Una sfida dal sapore vintage per il coach biancorosso, che pure vuol mettere la terza (intesa come vittoria consecutiva) e confermarsi in scia delle due big Barcellona e Real Madrid, che per ora si stanno spartendo la prima piazza. Palla a due alle 18 italiane, diretta su Sky Sport e Eleven Sport.
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