AUSTRALIAN OPEN BERRETTINI-MONFILS: MATTEO E GAEL, TOCCA AI BOMBARDIERI

Submitted by Anonymous on Mon, 01/24/2022 - 17:42
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Redazione
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Berrettini-Monfils: quarti di finale dell'Australian Open. Matteo ha già fatto la storia, ma questo non gli basta. Primo tennista italiano di sempre a centrare un quarto di finale in tutti e quattro i tornei dello slam, primo a inseguire il record all time di Adriano Panatta, che arrivò fino al quarto posto nel ranking ATP nel momento di massimo splendore della sua carriera. Matteo Berrettini è già praticamente certo di chiudere il mese al sesto posto, scavalcando Rublev, ma potrebbe (e vorrebbe) spingersi ancora oltre: dovesse avanzare in semifinale, e magari battere Nadal, scavalcherebbe il maiorchino e si prenderebbe la numero 5.

Ma tra il dire il fare c’è sempre di mezzo il mare: battere Gael Monfils lo proietterebbe di diritto tra i favoriti per la vittoria finale, anche perché il francese sin qui ha vissuto un torneo praticamente intonso, imponendosi sempre in tre set e concedendo appena 20 palle break nelle prime 4 partite, di cui appena 4 trasformate dagli avversari. Insomma, brutta gatta da pelare, ma in fondo nulla di nuovo per il tennista romano, che è già dovuto passare per le forche caudine della maratona con Carlos Alcaraz al terzo turno, prima di liquidare agevolmente Carreno Busta in tre set.

BERRE È PRONTO PER FARE UN ULTERIORE UPGRADE

Berrettini sta crescendo, com’è naturale che fosse: ha faticato a inizio stagione per via dei postumi dell’infortunio che lo aveva fermato durante le Nitto ATP Finals di Torino, tanto da balbettare più del dovuto negli impegni di ATP Cup (ko. con De Minaur e Medvedev, vittoria contro Humbert).

E se nel primo turno dello slam contro Nakashima a mettergli i bastoni tra le ruote era stato un brutto virus intestinale, nelle successive tre partite i segnali arrivati dal campo sono stati sostanzialmente tutti rassicuranti, e naturalmente tendenti al meglio. Matteo ha trovato sempre risposte confortanti dalla battuta, come dimostrano i 28 ace mandati a referto nell’ottavo di finale contro Carreno. Un aspetto da non trascurare pensando al fatto che Monfils sin qui ha sempre servito bene nel torneo, tanto da andare in doppia cifra di ace in tutte le gare disputate.

Monfils è un signor giocatore, e anche se ha 10 anni più di me in campo non li dimostra affatto

ha spiegato dopo la vittoria di domenica scorsa.

Sarà bello ritrovarlo di fronte in un quarto di finale, anche perché questa cosa mi riporta indietro alla sfida di due anni fa agli US Open, e il ricordo è per me ancora oggi dolce. Quella fu la gara che più di altre mi diede la consapevolezza di poter alzare il mio livello e da allora ho disputato molte altre partite importanti, ma tante altre ne ha disputate lui in tutta la carriera. È in gran forma, sarà battaglia, ma cercherò di continuare la mia corsa.

NESSUNO COME MONFILS NEL 2022: UN ELISIR DI GIOVINEZZA

Un anno fa l’Australian Open di Berrettini s’infranse sul più bello a causa di un infortunio, lo stesso che poi l’ha costretto a fermarsi a fine stagione, e che all’epoca gli impedì di affrontare gli ottavi con Tsitsipas. Oggi il tennista azzurro può dire di aver recuperato bene dai problemi fisici e di essere maggiormente predisposto a resistere anche a partite sulla lunga distanza. Monfils sin qui ha saputo accorciare i tempi degli incontri e quindi preservare energie, ma qualora la gara dovesse prolungarsi oltre i tre set potrebbe pagare dazio alla situazione.

Il suo 2022 è partito alla grande con la vittoria nel torneo 250 di Adelaide 1 (in finale su Khachanov), cui ha fatto seguito l’uscita agli ottavi nel torneo Adelaide 2 contro il brasiliano Monteiro a causa di un problema al collo, poi prontamente superato. Dei 22 set disputati nelle ultime tre settimane ne ha vinti 21, lasciandone uno proprio a Monteiro quando già l’infortunio cominciava a limitarne i movimenti.

E sin qui, per sua stessa ammissione, ha beneficiato anche dell’assenza in tabellone di Novak Djokovic, col quale altrimenti avrebbe già dovuto incrociare la racchetta.

Non averlo fa un po’ uno strano effetto, dato che con lui ho sempre perso. Non dico che sia tutto più facile, ma sicuramente è diverso e apre scenari per più di uno di noi.

IL PASSATO DICE MATTEO. E NON È POCO…

Nei due precedenti con Berrettini, al francese non è mai riuscito di avere la meglio: oltre all’epica battaglia nei quarti di Flushing Meadows del 2019, risolta al tiebreak del quinto a favore del tennista romano, un anno fa i due si sono affrontati in ATP Cup sempre a Melbourne, con vittorie 6-4 6-2 di Matteo. Ma da allora molte cose sono cambiate: Monfils nel 2021 ha faticato più del previsto, ma il matrimonio con la collega ucraina Elena Svitolina pare avergli ridato linfa e slancio, tanto che nel 2022 è tra i migliori per rendimento.

Chi vincerà la sfida sul centrale (orario d’inizio non prima delle 10.15 italiane) troverà poi sulla sua strada uno tra Nadal e Shapovalov: lo spagnolo è un tabù per entrambi (tre ko. per Monfils, uno per Berrettini), il canadese ha battuto l’italiano nell’unica sfida giocata (a San Pietroburgo, ma era il settembre del 2018) ed è in parità contro il francese, che l’ha battuto agli US Open del 2019 (era il turno precedente del quarto poi giocato e perso contro Berrettini), cedendo poi a Parigi-Bercy due mesi dopo in due set. I bookmakers danno l’italiano appena favorito, ma la sensazione è che sarà davvero una sfida avvincente e aperta a ogni possibile risultato. Con una certezza: con due italiani nei quarti, il Bel Paese nella terra dei canguri non è mai andato tanto di moda.

(Credits: Getty Image)

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