Australian Open Nadal-Shapovalov: Rafa e Denis al ballo dei mancini

Submitted by Anonymous on Mon, 01/24/2022 - 17:46
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Redazione
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Australian Open: c’è una sfida tutta mancina pronta ad abbagliare le luci del tramonto di Melbourne. Non è una partita come altre: Rafa Nadal contro Denis Shapovalov, per chi ama il tennis, è un piatto da leccarsi i baffi. Proprio perché entrambi mancini, e dunque aperti a soluzioni spesso estemporanee.

E a Rafa la cosa non sembra neppure dispiacere: anche Mannarino era mancino, ma contro il figlio prediletto di Manacor non ha avuto scampo. Eppure Denis è forse l’avversario più tosto che gli si potesse frapporre lungo il cammino. Intanto perché ha letteralmente sbranato Zverev, rovesciando il pronostico e mandando un segnale forte alla concorrenza. Perché così solido e sicuro di sé Shapovalov non lo era mai stato in tutta la prima settimana. Ma s’è tenuto la parte migliore per quando il livello si è alzato: un monito per Rafa, che sulla strada che conduce al 21esimo slam in carriera sa di dover superare uno scoglio piuttosto rude e complicato (inizio previsto non prima delle 4 italiane).

NADAL È TORNATO SUPER. E ADESSO FA PAURA

Intanto i numeri: con quello conquistato poco più di 24 ore fa fanno 45 quarti di finale conquistati nei 63 tornei slam disputati. Di più: Nadal sin qui ha concesso appena 11 possibilità agli avversari di fare break, e appena due sono state convertite (una a testa per Khachanov e Mannarino). Ha perso un solo set in tutto il torneo, nel terzo turno contro Kachanov, è arrivato solo una volta al tiebreak, vincendolo al termine di un’autentica maratona nel primo parziale del match con Mannarino (16-14 dopo un’ora e venti di partita).

Sulla carta, nessuno è andato tanto forte a Melbourne nella prima settimana di torneo. Ma la carta, arrivati a un quarto di finale, conta relativamente. Anche se il campo ha detto chiaramente che Nadal è tornato a esprimersi su livelli assoluti, come testimonia il fatto che dalla data del rientro (era il 6 gennaio, ottavi di finale del torneo ATP 250 di Melbourne) a oggi ha vinto tutte e 7 le gare disputate (ha goduto di un bye contro Griekspoor nei quarti del torneo 250).

Sono davvero contento e anche un po’ sorpreso, perché onestamente mai mi sarei immaginato solo poche settimane fa di poter raggiungere questo livello di condizione e di risultati

ha commentato lo spagnolo a margine del successo su Mannarino.

Shapovalov è un giocatore molto difficile da affrontare, specie quando è in giornata. Ma io devo guardare a me stesso e posso dire che l’unica cosa che conta è fare un passo alla volta. Dieci giorni fa non stavo così bene, adesso mi sento in gran forma, ma domani o tra qualche giorno le cose potrebbero cambiare. Bisogna essere realisti: sono venuto in Australia senza troppe pressioni e senza considerarmi un vero candidato alla vittoria finale.

NUOVO COACH, NUOVA VITA: DENIS È PIÙ DI UNA MINACCIA

Shapovalov contro Zverev ha notevolmente alzato il proprio livello. Il suo inizio di 2022 è stato semplicemente sorprendente: tolta la sconfitta all’esordio in ATP Cup contro il britannico Evans, peraltro ininfluente ai fini della corsa dei canadesi (che hanno battuto la Spagna in finale grazie anche alla vittoria di Denis su Carreno Busta), da lì in poi ha inanellato 7 vittorie consecutive, soffrendo realmente solo nel secondo turno contro il coreano Kwon, che l’ha costretto a rimontare dopo essere andato sul 2-1, obbligandolo a spuntarla al quinto dopo una maratona di quasi quattro ore e mezzo (decisivi i 10 game vinti negli ultimi 12 di partita).

Il cambio di allenatore ha incisivo positivamente nell’economia del gioco di Denis, che s’è detto sorpreso di aver battuto in soli tre set un osso duro come Zverev:

So di aver giocato molto bene, ma non mi aspettavo di poter vincere in questo modo. Sono contento perché mi sento in fiducia e questa vittoria è un bell’incentivo sulla strada che potrebbe condurmi a crescere ancora. Giocare contro Rafa è sempre un onore: lui sa difendersi molto bene, mi lascerà spesso l’iniziativa, dovrò essere bravo a sfruttare le occasioni che avrò a disposizione. Di sicuro sarà un match divertente.

IL PASSATO DICE RAFA. ANCHE IN CHIAVE SEMIFINALE

In carriera i due si sono affrontati già tre volte: la prima, nel 2017, vide a sorpresa l’affermazione di un giovanissimo Shapovalov, che davanti al pubblico amico di Montreal vinse in rimonta, rivelandosi al mondo della racchetta. E quella per Nadal fu anche l’ultima sconfitta contro un avversario mancino: da allora (e son passati quattro anni e mezzo), il maiorchino l’ha sempre spuntata nei match contro giocatori che come lui giocano con la mano sinistra.

Lo spagnolo ha poi vinto i successivi due incontri, entrambi disputati sulla terra rossa di Roma nel 2019 (facile 6-4 6-1) e nel 2021, con lo spagnolo vittorioso in rimonta al tiebreak del terzo (3-6 6-4 7-6). I due si sarebbero dovuti affrontare anche a Parigi-Bercy nel 2019, ma Rafa accusò un problema agli addominali e fu costretto a rinunciare alla sfida di semifinale.

Battendo Zverev, Shapovalov ha interrotto una striscia di 17 sconfitte consecutive contro un top 5: l’ha fatto appena prima di affrontare quel Nadal risalito proprio al quinto posto del ranking ATP dopo aver vinto il torneo di Melbourne un paio di settimane fa. Chi vince se la vedrà col vincente della sfida tra Monfils e Berrettini, che contro Nadal hanno sempre perso (tre volte Monfils, una Berrettini), mentre Shapovalov vanta una vittoria nell’unico precedente con l’italiano ed è in parità (1-1) col francese.

(Credits: Getty Image)

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