MELBOURNE, ALZA LA VOCE. BERRETTINI C'È E NON TI SENTE!

Submitted by Anonymous on Tue, 01/25/2022 - 17:08
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Redazione
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Alza la voce, Melbourne: Matteo non ti sente! E' la fotografia del giorno: Berrettini che infila l'ultimo punto del match contro Monfils e celebra la vittoria giocando col pubblico dell'Australian Open. Il dito a indicare il cemento, come a dire

io resto ancora qui.

Poi, mano all'orecchio e un urlo liberatorio:

Non vi sento, non vi sento!

Ed è il modo per celebrare, celebrarsi: nessuno screzio coi presenti - sebbene qualche buontempone abbia provato a infastidirlo più volte, soprattutto durante il turno di servizio - che, anzi, si sono goduti una partita dai mille colpi di scena e hanno accompagnato con applausi e urla le più belle giocate dell'uno e dell'altro. Monfils aveva molti sostenitori, li abbiamo sentiti. Ma il quinto set ha detto anche che - a un certo punto - il tifo si fosse sbilanciato: rispetto agli altri set, i sostenitori di Berrettini sono sembrati molti di più.   

Il lungo applauso concesso al vincitore nel finale, quando Berrettini ha provato a spiegare il gesto di esultanza dicendo

Urla di adrenalina. Volevo che il pubblico urlasse anche per me. A tratti è sembrato di essere in Francia ma io ho usato quell'energia per reagire e tirare fuori il meglio. Ci sono tante persone qui, a qualcuno qui non piace il tennis. Bisogna sempre essere rispettosi, ma va bene così. Ho vinto e sono contento

è stata una conciliazione con tutti i presenti. Nessuno escluso.

Matteo Berrettini, quindi, l'ha fatto davvero: semifinalista dell'Australian Open dopo una battaglia lunga tre ore e 49 minuti contro Gael Monfils, cui era riuscito un rimontone incredibile dopo l'allungo dell'italiano, volato sul 2-0. Quando sembrava che il percorso fosse stato tracciato in maniera lineare, Matteo s'è spento. Un po' la stanchezza, un po' la scarsa concentrazione, un po' la sensazione che il grosso fosse fatto. E' successo che Monfils si sia prepotentemente rimesso in carreggiata fino a giocarsi il tutto per tutto al quinto set. Ed è alla distanza, anche stavolta come accaduto contro Alcaraz, che Berrettini si è magicamente ritrovato: messa da parte la brutta copia di sé, Matteo è tornato a brillare di luce propria. L'ultimo set, a conti fatti, è stato il più facile dei cinque.

L'azzurro s'è regalato Rafa Nadal: il penultimo scoglio da affrontare per andare a vedere cosa c'è tra le onde più alte del mare di Melbourne. In palio non c'è solo la finale ma anche lo stravolgimento di una classifica ATP che darebbe a Matteo ulteriore lustro. Berrettini lo sa, la top 5 è vicina.

E’ stata una partita durissima. Nei primi set me la sentivo mia e poi in un attimo siamo andati al quinto. Con Monfils è sempre una lotta e sono riuscito a trovare le energie per vincere. Con Nadal? Ci siamo incontrati una sola volta a New York tre anni fa, sarà dura, ma io ci sono

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