AUSTRALIAN OPEN TSITSIPAS DOMINANTE, SINNER NON PERVENUTO

Submitted by Anonymous on Wed, 01/26/2022 - 09:09
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Redazione
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Tre set a zero (6-3, 6-4, 6-2): Melbourne parla greco e Stefanos Tsitsipas vola alle semifinali dell'Australian Open battendo con estrema facilità Jannik Sinner in un quarto di finale in cui l'azzurro è stato troppo brutto per essere vero. La misura della differenza di valori vista in campo la restituisce, prima degli altri, un dato incontrovertibile: partita durata meno di due ore, nemmeno una palla break concessa a Sinner da Tsitsi che ha rispolverato la migliore versione di sè.

Il greco, in una condizione smagliante di forma, ha sovvertito ogni previsione: fin qui il suo cammino era stato incerto, altalenante, non incisivo. Invece, al cospetto di Sinner, si è rivisto il greco dei tempi splendidi: una parola, dominante. Non ha sbagliato nulla, eppure la sua brillantezza va al passo con la versione peggiore dell'italiano. Quella che non ti aspetti: perché fino a oggi, il percorso di Jannik era stato netto e convincente. Più ancora di quello di Matteo Berrettini, che invece qualche fase di stanca di troppo, nel corso dei match disputati, l'aveva avuta.

Sinner ha pagato l'ottima performance al servizio di Tsitsipas, davvero impeccabile, e subito troppo presto un break che ha di fatto spostato il baricentro dell'incontro in favore dell'avversario. Sono stati tre set lineari, molto simili: l'impressione è che Tsitsi abbia fatto il bello e il cattivo tempo, andando a incidere tutte le volte che occorreva farlo.

Sinner scarico anche fisicamente, è stata una lezione che va a includersi nel percorso di crescita dell'italiano a cui, in ogni caso, l'edizione 2022 dell'Australian Open, può e deve restituire la certezza di una graduale e costante progressione. Non è la sconfitta ai quarti contro il numero 4 del mondo che deve distogliere dalla realtà né restituire pessimismo. Tutt'altro. Lo Slam di Sinner, il primo della stagione, ha detto che Jannik, già adesso, può ambire a competere con i migliori del ranking e ha ribadito - ma anche questo era elemento già chiaro - che a vent'anni i margini di crescita sono notevolissimi.

Il tennis ha sempre detto la verità: e la verità è che in una gara secca può succedere che i primi del ranking sprofondino anche contro avversari sulla carta abbordabili ma pure che, se i top 5 fanno il proprio dovere, la differenza di valori in campo diventa immediatamente visibile. E Tsistsipas è il numero 4 al mondo. Non per caso.

(Credits: Getty Image)

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