OLIMPIA MILANO-FENERBAHCE: MESSINA CONTRO DJORDJEVIC E GLI ASSENTI

Submitted by Anonymous on Thu, 02/03/2022 - 12:55
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Redazione
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C’eravamo tanto odiati. No, forse così suona meglio: c’eravamo tanto detestati. E l’ultima volta che si sono affrontati sul suolo italiano a Ettore Messina non andò per niente bene: 4-0 nelle serie di finale per lo scudetto, un cappotto a suo modo storico che l’Olimpia vuol vendicare non soltanto al cospetto della Virtus Bologna, quanto anche del suo condottiero di allora, vale a dire Sasha Djordjevic.

Che all’andata col suo Fenerbahce incassò una pesante sconfitta per 68-43, esaltazione massima della forza di Milano in difesa, quella difesa sulla quale i biancorossi hanno letteralmente costruito l’attuale ruolino stagionale nel basket dei grandi. E c’è un dato che più di ogni altro stasera può rendere a suo modo unica questa caratteristica: nelle ultime tre gare i ragazzi di Messina hanno tenuto gli avversari costantemente sotto i 60 punti (57 il CSKA, 58 lo Zalgiris, 57 la Stella Rossa).

Dovessero fare poker stasera, pareggerebbe la miglior striscia di sempre in Eurolega, appannaggio del CSKA 2005-06. Che in panchina era guidato da un uomo nato a Catania, ma che curiosamente ha il cognome di una città limitrofa e non propriamente amica della gente del posto. Se avete risposto Ettore Messina, beh, sappiate che c’avete azzeccato.

FENER IN EMERGENZA, MA L’OLIMPIA NON SCHERZA

Lo stesso Messina che, subito dopo la vittoria di Belgrado (la quinta consecutiva in Eurolega, ha fatto capire che di questo passo c’è il rischio concreto di arrivare sfiniti al rush finale della stagione.

Già nel momento iniziale della pandemia scrissi una lettera ai vertici continentali per far comprendere a chi comanda il basket che questa non è la via giusta per andare avanti. I troppi impegni tra campionati nazionali e competizioni europee e internazionali hanno prodotto tanti infortuni e ridotto lo spettacolo. Va fatto qualcosa per preservare questo bellissimo gioco e l’incolumità di chi lo pratica. Non ho la soluzione, ma dico che va trovata una soluzione e auspico che chi di dovere si sieda al tavolo per farlo.

Un monito chiaro che guardando a ciò che racconta la stretta attualità non è mica campato per aria: sia l’Olimpia che il Fener stasera scenderanno in campo con formazioni rimaneggiate, obbligate dunque a fare di necessità virtù per riuscire a superare gli ostacoli sul loro cammino.

E poco importa se entrambe vengono da periodi di forma eccelsa, almeno a livello di risultati: i turchi sono 7-1 nelle ultime 8 gare disputate, Milano idem e insegue la sesta vittoria di fila, nonché la decima complessiva al Forum. Aggiunge Messina:

Il Fenerbahce sta giocando bene, al netto di assenze pesanti come quelle di De Colo e Vesely. Da squadra che prediligeva la fisicità, adesso si è trasformata in un collettivo che muove bene palla, tiene alto il ritmo e si rifugia spesso in post basso da Pierre. Sarà una gara dura, anche perché arriva a 48 ore dalla battaglia di Belgrado, dove abbiamo speso tante energie. A livello fisico è un test molto probante e non sarà facile riuscire a rendere al meglio per tutti i 40 minuti.

UNA RIMPATRIATA DI NAZIONALI AZZURRI

Dici Fener e pensi a Datome e Melli, grandi ex della gara. Ma pure ad Achille Polonara, che in Turchia è stato accolto con un pizzico di scetticismo, ma che strada facendo ha conquistato fiducia e piena considerazione. L’esterno della nazionale è un difensore di tale grandezza che potrebbe mettere in seria difficoltà i tiratori di Milano, ma occhio anche a Henry, che lo scorso anno con Baskonia fece male all’Olimpia nella gara giocata al Forum (19 punti e 10 assist). Chiaro però che l’assenza di Vesely apre una voragine sotto canestro, e la lotta a rimbalzo potrebbe rivelarsi alla stregua di un fattore chiave.

L’antidoto al problema è stato parzialmente risolto con la soluzione del doppio play, con Floyd e Booker chiamati a costringere le difese avversarie a rincorrerli in ogni zona del campo (compito che toccherebbe in tal caso a Bentil). I turchi sono in ansia anche per le condizioni di Guduric, che si è infortunato martedì scorso nel match contro Lione e pertanto è dato come probabile assente.

Ma se Djordjevic piange, Messina non può certo ridere: fino all’ultimo Grant (che attende il secondo tampone negativo) e Kelle non sanno se potranno rendersi disponibili o meno, e in tal caso andrebbero ad aggiungersi ai soliti noti del reparto infermeria, quindi Shields e Mitoglu (oltre a Moraschini). L’Olimpia rischia dunque di non poter dosare troppo le forze, tenuto conto poi che la settimana prossima sarà attesa da un altro doppio turno di Eurolega con la trasferta di Kaunas di martedì seguita due giorni dopo dalla sfida al Forum contro il Baskonia. Quanto a stasera, palla a due alle 20,30 (diretta Sky Sport 1 e Eleven Sport).

(Credits: Getty Image)

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