Non c’è due senza tre, il Festival di Sanremo è pronto ad una nuova serata: quella di stasera, giovedì 3 febbraio sarà all'insegna della leggerezza della musica e l'importanza della memoria.
Si preannuncia una lunga notte al teatro Ariston con i riflettori che si spegneranno solo dopo che tutti i 25 Big si saranno esibiti con i propri brani. Un’occasione questa per poter riascoltare le canzoni in gara, interpretarne al meglio il testo o semplicemente rifarsi nel caso se ne fosse persa qualcuna.
Non sarà però un semplice ripetersi perché sui cantanti aleggia, come nell’ultima serata, il severo giudizio del pubblico, che tramite televoto potrà esprimere ancora una volta le proprie preferenze, e la giuria Demoscopica, composta da 1.000 persone selezionate per rappresentare un campione quanto più realistico della popolazione italiana. La media dei voti di questa terza serata e delle prime due determinerà una nuova classifica generale. Fuori dalle preferenze Cesare Cremonini che debutterà sul palco dell’Ariston come ospite.
Il cantante bolognese lancerà il suo settimo album intitolato “La ragazza del futuro”, in attesa del ritorno live negli stadi a partire da quest’estate. A presentare Cremonini e il secondo ospite Roberto Saviano, insieme ad Amadeus, ci sarà la co-conduttrice Drusilla Foer.
Roberto Saviano sarà uno dei super ospiti della terza serata del Festival di Sanremo 2022: lo scrittore parlerà delle stragi di Capaci e via D’Amelio, che nel 1992 portarono alla morte dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. In occasione del trentennale delle due tragedie che sconvolsero l’Italia a breve distanza l’una dall’altra, Amadeus ha voluto sul palco l’uomo, che più di ogni altro, in questi anni, si è occupato della criminalità organizzata, nel suo caso non nel ruolo di giudice, ma di cronista, romanziere e sceneggiatore.
Roberto Saviano ha anticipato il tema dell’intervento con un articolo sul Corriere della Sera, per il quale è editorialista, senza entrare nei dettagli. Il suo sarà una sorta di “inno” alla rivoluzione civile che vide tra i protagonisti assoluti Falcone e Borsellino e prima di loro anche Rocco Chinnici, l’ispiratore del pool antimafia: la loro rivoluzione fu nel meccanismo di lotta alle mafie, cominciando da due assunti fondamentali, entrambi riconducibili alla strategie educative da utilizzare nelle scuole. Il primo: “Non chiedete per favore ciò che vi spetta di diritto”. Il secondo: non ridurre la mafia a fenomeno criminale periferico, ma capirne l’intreccio con la società civile.
Una vera e propria maratona, dunque, che si preannuncia davvero entusiasmante per il pubblico presente in sala e per chi la guarderà da casa.
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