INTER-ROMA, MOU TORNA NEL TEATRO DOVE DIEDE VITA AI SOGNI

Submitted by Anonymous on Tue, 02/08/2022 - 12:08
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Redazione
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Nostalgia, nostalgia canaglia. Forse però più per la Roma che per l’Inter. Pensate sia un’assurdità? Nella notte in cui Mourinho torna a San Siro per la prima volta da avversario (c’era già stato col Real, ma affrontando il Milan), paradossalmente è proprio la formazione giallorossa ad avere più nostalgia dei bei tempi che furono.

Perché in fondo l’Inter sta bene anche adesso, con Simone Inzaghi che in poco tempo ha scacciato via il fantasma di Antonio Conte e che, nonostante il ko. nel derby, è saldamente al comando in campionato e lanciata anche in Europa. La Roma invece ha una sete maledetta di riscatto dopo una stagione così così, e soprattutto vorrebbe tornare a riassaporare il gusto di un cammino esaltante in Coppa, quella che una quindicina d’anni fa era appunto un affare tutto sull’asse nerazzurro e giallorosso.

Le cinque finali in 6 anni tra il 2005 e il 2010 rappresentano l’egemonia più lunga che due squadre hanno mai avuto sulla coppa nazionale, con l’Inter vincitrice in tre occasioni e la Roma capace comunque di mettere due trofei in bacheca. Dal 2004-05 ad oggi, con 13 confronti complessivi, Inter-Roma è la gara che è andata in scena più frequentemente: 7 volte l’hanno spuntata i meneghini, 4 volte l’undici della Capitale e due volte è finita in parità. Cosa che potrebbe accadere anche stasera, con il nome della qualificata che a quel punto dovrà uscire dalla lotteria dei rigori.

INTER ALLA SUDAMERICANA E DZEKO PARTE DALLA PANCHINA

La capienza di San Siro è ridotta al 50% (circa 38.000 spettatori) e probabilmente stasera nessun posto resterà libero, a parte quelli che lo devono essere per le astruse leggi emanate dal Governo. Perché il ritorno dello Special One nello stadio in cui ha costruito due annate da sogno è un evento nell’evento: avversari in campo si, nemici mai. E il popolo nerazzurro è pronto ad accogliere il tecnico lusitano con tutti gli onori del caso, perché il ricordo del triplete e di quelle imprese rimaste indelebili nella storia del club è qualcosa che va oltre la rivalità sportiva.

Chiaro che poi in campo sarà battaglia, perché in fondo l’Inter punta anche quest’anno a un triplete che solo a pensarlo a inizio stagione rasentava la follia, al netto degli addii di Conte e Lukaku. Vero è che in nerazzurri stanno attraversando un periodo di lieve appannamento: al di là dei 3’ che hanno ribaltato la sfida col Milan, nelle ultime 5 uscite l’Inter ha vinto solo col Venezia (a fatica), mentre ha avuto bisogno dei supplementari per piegare la resistenza di Juventus (in Supercoppa) ed Empoli (in Coppa) e poi s’è fatta imporre il pari dall’Atalanta.

Qualche dubbio s’è insinuato nelle tante certezze di Inzaghi, e magari la sfida contro i giallorossi potrebbe servire proprio per ripartire e dimenticare qualche passo falso di troppo. Ma le prime risposte le dovranno dare gli attaccanti: tolto il gol di Dzeko con il Venezia, Sanchez e Lautaro Martinez in Serie A non segnano da dicembre, pur se hanno fatto il loro in Supercoppa. Il bosniaco vivrà una serata particolare contro la sua ex squadra (119 reti in 260 partite), alla quale ha già fatto gol a dicembre in campionato. Salvo sorprese, però, la sua gara comincerà dalla panchina, con Inzaghi pronto a far partire la coppia sudamericana. In difesa chance per D’Ambrosio (sostituirà De Vrij), mentre Darmian è pronto a rilevare Dumfries sulla destra a centrocampo. Out Caicedo, Correa e Gosens.

RIECCO PELLEGRINI, MA SOLO A PARTITA IN CORSO

In casa Roma le polemiche sono sempre all’ordine del giorno. Le ultime hanno riguardato Zaniolo, che radiomercato dà vicino all’addio (la Juve è sempre alla finestra) e che è finito nel mirino del CT della nazionale femminile Milena Bertolini, che in riferimento all’episodio del gol annullato contro il Genoa e alla successiva espulsione del giocatore per proteste ha affermato come lo stesso “andrebbe educato”, cercando poi di rimediare spiegando che la sua voleva essere una “giustificazione” legata al momento di grande tensione.

Non serviva certo ulteriore benzina sul fuoco per “suggellare” quello che è il momento, cioè il solito spartiacque di una stagione che per la Roma, viste le difficoltà ad accedere ai primi quattro posti, non può più prescindere da un cammino spedito nelle coppe. La buona notizia per Mou è rappresentata dal rientro di Lorenzo Pellegrini, che siederà in panchina ma che avrà spazio a partita in corso, indipendentemente dall’andamento della gara.

Diversi i cambi previsti rispetto all’ultimo impegno di campionato: sicuri dall’inizio Sergio Oliveira, Karsdorp e Vina, mentre davanti toccherà ancora a Zaniolo supportare Tammy Abraham. La Roma esce sistematicamente da tre stagioni ai quarti (7-1 a Firenze nel 2020, 3-1 a Torino contro la Juve lo scorso anno): il pronostico non è dalla sua, ma non c’è serata migliore per andare a caccia di un’impresa. Diretta Canale 5, ore 21.

INTER-ROMA, LE PROBABILI FORMAZIONI

INTER (3-5-2): Handanovic; D’Ambrosio, Skriniar, Bastoni; Darmian, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Lautaro, Sanchez. All.: Inzaghi.

ROMA (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Sergio Oliveira, Veretout, Mkhitaryan, Vina; Zaniolo, Abraham. All.: Mourinho.

ARBITRO: Di Bello.

(Credits: Getty Image)

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