OLIMPIADI PECHINO 2022, TUTTE LE MEDAGLIE DELL’ITALIA

Submitted by Anonymous on Wed, 02/09/2022 - 18:55
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Redazione
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Il primo giorno di Pechino 2022 senza medaglie azzurre non cancella le gioie per quelle ottenute finora: due ori, quattro argenti, un bronzo. È questo il bilancio temporaneo dell’Italia alle Olimpiadi Invernali, con l’obiettivo realistico di centrare tra i 10 e i 15 podi al termine delle due settimane di gare e il sogno molto più complicato di arrivare a quota 20. Ecco, una per una, le sette medaglie vinte dai nostri atleti che valgono al momento il settimo posto nel medagliere, dagli ori di Arianna Fontana nello short track e della coppia Stefania Constantini-Amos Mosaner nel curling, al bronzo di Dominik Fischnaller nello slittino, passando per gli argenti di Francesca Lollobrigida (pattinaggio velocità), Federica Brignone (sci alpino) e Federico Pellegrino (sci di fondo) e quello della staffetta mista nello short track.

ORO: ARIANNA FONTANA (500 METRI SHORT TRACK)

Arianna Fontana è entrata nella leggenda dello sport italiano raggiungendo Stefania Belmondo in testa alla classifica delle atlete più medagliate alle Olimpiadi invernali: è a quota dieci e può puntare al sorpasso nei prossimi giorni. Intanto ha centrato l’oro nella “sua” gara: i 500 metri, chiusi davanti all’olandese Suzanne Schulting e alla canadese Kim Boutin, confermandosi così la regina dei Giochi nella distanza più breve prevista nello short track dopo il trionfo di Pyeongchang nel 2018.

ORO: STEFANIA CONSTANTINI-AMOS MOSANER (DOPPIO MISTO CURLING)

L’oro del curling, il primo dell’Italia nella disciplina nella storia delle Olimpiadi, è una favola da raccontare ai nipotini. Stefania Constantini, commessa in un negozio di abbigliamento fino a due settimane prima dell’inizio dei Giochi, ha avuto l’onore e il piacere dell’ultima bocciata che ha regalato agli azzurri il punto decisivo nella finale contro la Norvegia. Insieme a lei un Amos Mosaner strepitoso per quasi tutta la gara (fatta eccezione per un errore al penultimo end) e in quelle precedenti, tant’è che la coppia italiana ha vinto tutte le undici gare disputate, le nove del round robin, più semifinale e finale. Un dominio inatteso e sensazionale in uno sport che conta trecento praticanti e tre impianti in tutte il Paese.

ARGENTO: FRANCESCA LOLLOBRIGIDA (3.000 METRI PATTINAGGIO VELOCITÀ)

Francesca Lollobrigida ha aperto la nostra Olimpiade facendo da anello di congiunzione con la magia estiva vissuta a Tokyo. L’atleta romana, nipote della celebre attrice Gina Lollobrigida che però non ha mai conosciuto, ha dato vita a una splendida battaglia sui 3.000 metri con l’olandese Irene Schouten, alla fine ha dovuto arrendersi alla favorita per l’oro, ma costringendola ad una gara d’attacco e sfruttando il fatto di gareggiare nella sua stessa batteria, ha realizzato il secondo tempo regalandosi un meraviglioso argento.

ARGENTO: STAFFETTA MISTA (SHORT TRACK)

I nomi nel titolo non potevamo metterli tutti, perché ci sono i quattro che hanno gareggiato in finale, Martina Valcepina, Arianna Fontana, Andrea Cassinelli e Pietro Sighel, più altri due atleti che hanno dato il loro contributo nei turni precedenti, Arianna Valcepina e Yuri Confortola. La staffetta mista, sfruttando le cadute di Canada e Ungheria, ha sfiorato persino l’oro con Pietro Sighel che per un soffio non è riuscito a superare anche la Cina, ma regalando all’Italia in ogni caso uno splendido argento.

ARGENTO: FEDERICA BRIGNONE (SLALOM GIGANTE, SCI ALPINO)

Federica Brignone ha scritto un’altra pagina di storia dello sci alpino italiano. L’azzurra, bronzo in gigante a PyeongChang, ha fatto anche meglio di quattro anni fa, conquistando la medaglia d’argento nella stessa specialità, rimontando una posizione rispetto alla prima manche e arrendendosi solo alla dominatrice della stagione tra le porte larghe, la svedese Sarah Hector, prima con 28 centesimi di vantaggio sulla Brignone.

ARGENTO: FEDERICO PELLEGRINO (SPRINT A TECNICA LIBERA, SCI DI FONDO)

Federico Pellegrino si conferma nel gotha dello sci di fondo mondiale, conquistando un’altra medaglia d’argento nella sprint dopo quella di PyeongChang. Cambiava la tecnica (la libera a lui più congeniale anziché quella classica), non è cambiato il risultato, con l’imbattibile norvegese Johannes Klaebo che ha di fatto condotto la finale dall’inizio alla fine rintuzzando l’assalto finale dell’azzurro.

BRONZO: DOMINIK FISCHNALLER (SLITTINO)

Dominik Fischnaller aveva perso la medaglia di bronzo per due millesimi in Corea e qui si è preso la rivincita personale, arrivata dopo giorni pieni di preoccupazione, per la positività al covid del cugin Kevin e il rischio di dover rinunciare anche lui alla gara. Per sua fortuna, il virus lo ha colpito solo dopo le quattro manche quasi perfette (con l’unica eccezione di qualche sbavatura nella terza) che gli hanno consentito di salire sul podio insieme al tedesco Johannes Ludwig, oro, e all’austriaco Wolfgang Kindl, argento.

(Credits: Getty Image)

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