LAKERS, DODGERS E ORA RAMS! A LOS ANGELES IL TRIPLETE È SERVITO (IBRA ORA COSA TWITTI?)

Submitted by Anonymous on Tue, 02/15/2022 - 22:31
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Redazione
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Ci sono dichiarazioni che, col senno di poi, possono diventare dei veri e propri boomerang. Quel “tornatevene a guardare il baseball” detto da Zlatan Ibrahimovic nel novembre 2019, a distanza di qualche anno, rimbomba nella testa dei tifosi di Los Angeles. Che dal suo addio hanno festeggiato la vittoria in MLB, NBA e NFL. Ma non è che quel tweet in realtà sia stato un vero e proprio portafortuna per l’intera città californiana?

IBRA, PRINCIPE, RE E IMPERATORE (MA NON NEGLI USA)

Zlatan è sicuramente uno dei calciatori più iconici del primo ventennio degli anni 2000. Uno dei più pagati (tanto che a 41 anni suonati guadagna ancora un super stipendio da 7 milioni di euro), uno dei più contesi (per le campagne pubblicitarie), uno dei più controversi (per il suo egocentrismo). Nonostante quel “tarlo” della Champions mancante (e forse anche del Pallone d’Oro con le dovute proporzioni), Ibra resta uno degli attaccanti più vincenti del calcio moderno.

Un palmares sconfinato che va letto tutto d’un fiato: 2 Eredivisie, 2 coppe d’Olanda, una supercoppa d’Olanda, 5 campionati italiani, 3 supercoppe italiane, 1 Liga, 2 supercoppe di Spagna, 4 Ligue 1, 3 supercoppe francesi, 3 coppe di lega francese, 2 coppe di Francia, 1 coppa di lega inglese, 1 Community Shield, 1 Europa League, 1 supercoppa europea e 1 Mondiale per Club. Insomma, come si dice a Roma: “mica pizza e fichi”.

Insomma, Ibra ha vinto ovunque o quasi. Se togliamo le 2 stagioni col Malmoe in patria, da lì in poi Zlatan ha sempre alzato qualche trofeo con le altre sue formazioni: nell’ordine Ajax, Juventus, Inter, Barcellona, Milan, PSG e Manchester United. I tifosi del Milan staranno facendo gli scongiuri visto che all’appello (dal suo ritorno in rossonero ad inizio 2020) manca proprio una nuova vittoria col Diavolo.

GALAXY, GOAL SPETTACOLO E LA “TROLLATA” AI TIFOSI

Dicevamo: Ibra ha vinto ovunque o quasi e quel quasi si chiama Los Angeles. Arrivato nel 2018 in MLS lo svedese ha fatto sì il fenomeno, portandosi dietro mezze difese del campionato americano e firmato goal da cineteca (ma del resto aveva già fatto lo stesso nelle più competitive leghe europee) ma non è riuscito a vincere nulla. Una pecca che i tifosi dei Galaxy, la società più vincente della storia della MLS con 5 campionati, forse non hanno digerito tanto facilmente.

E diciamo che l’addio, Zlatan lo avrebbe potuto rendere un pò più dolce. Ma invece in pieno stile Ibra il 13 novembre 2019 tramite Twitter, lo svedese la tocca piano: “Sono venuto, ho visto, ho conquistato. Grazie ai Galaxy per avermi fatto sentire di nuovo vivo. Ai tifosi dei Galaxy dico: volevate Zlatan, vi ho dato Zlatan. Prego. La storia continua… Ora tornate a guardare il baseball”. Come l’avreste preso questo tweet se foste stati tifosi dei Galaxy?

Ma soprattutto, cosa è accaduto nella Los Angeles sportiva dopo quel tweet?

LAKERS CAMPIONI DOPO 10 ANNI DI DIGIUNI

Iniziamo col dire che il 20 ottobre 2020, meno di un anno dall’addio di Ibra da Hollywood, Los Angeles (messa in ginocchia fra covid e tensioni sociali sulla scia BLM) torna ad esultare col 17esimo anello dei Lakers di Lebron James che nella bolla di Disneyworld battono 4-2 i Miami Heat nella finals. Un atteso titolo 10 anni dopo i 3 di fila firmati dal compianto Kobe Bryant.

DODGERS CAMPIONI DOPO 32 ANNI DI ASTINENZA

Otto giorni dopo, e dopo 2 World Serie perse di fila nelle 3 stagioni precedenti, la squadra di LA di baseball torna a vincere la MLB festeggiando il settimo anello nella sua storia grazie al top pitcher Kershaw alle battute dei vari Seager, Pollock e Betts e al coach Roberts.

I RAMS RIPORTANO IL SUPER BOWL A LOS ANGELES A DISTANZA DI 38 ANNI DAL PRIMO SUCCESSO (TARGATO RAIDERS)

Domenica scorsa il cerchio si è chiuso: NBA, MLB e quindi NFL! I Rams, che avevano già vinto un titolo nel 2000 ai tempi di St.Louis, tornano sul tetto del mondo vincendo la finalissima davanti ai propri tifosi grazie al progetto targato coach McVay, ai lanci di Stafford, alle ricezioni di Kupp e Odell Beckham Junior, alle corse di Akers e alla grinta in difesa di Miller e Donald.

Insomma, se nei 2 anni di Ibra a LA la città a livello sportivo ha sonnecchiato, quel tweet di addio ha come scosso dal letargo la città degli Angeli. Non sarà mica che i tifosi di LA dovranno proprio dire grazie a Zlatan?

(Credits: Getty Images)

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