TENNIS SINNER DIVORZIA DA COACH PIATTI, NORMAN IN POLE PER IL FUTURO

Submitted by Anonymous on Wed, 02/16/2022 - 12:36
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Redazione
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Jannik Sinner non avrà più come allenatore Riccardo Piatti. Anzi, di fatto, i due hanno già divorziato, come dimostrano le foto arrivate da Montecarlo. Il tennista altoatesino ha deciso di dare il benservito al proprio mentore dopo la sconfitta contro Stefanos Tsitsipas agli Australian Open, anche se il malumore, in base a quanto trapela, covava in realtà già da un po’. L’eliminazione bruciante dall’ultimo Slam è stata soltanto la classica goccia che ha fatto traboccare un vaso già in bilico. Il presente si chiama Simone Vagnozzi, il futuro probabilmente Magnus Norman.

SINNER-PIATTI, GLI INDIZI DELLA ROTTURA

Jannik Sinner non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sulla rottura con Piatti, ma possiamo comunque attenerci almeno a tre fatti, prima di passare alle indiscrezioni: il primo è relativo allo sfogo pubblico di Melbourne, durante il match con Taro Daniel, quando, rivolgendosi al coach che lo invitava ad usare la testa contro un avversario più debole, l’azzurro si è lasciato andare con una frase piuttosto eloquente:

Stai calmo, non ce la faccio più

il secondo indizio, forse un po’ meno concreto, va trovato tra le righe dell’analisi del match contro Tsitsipas, quando Sinner, senza giri di parole, ammetteva che l’avversario aveva fatto tutto meglio di lui:

È una sconfitta che mi fa capire quanto mi manca, devo trovare una soluzione in questo genere di partite 

il terzo dato è nell’allenamento attuale che Sinner sta svolgendo a Montecarlo senza nessuno dell’abituale staff, ma con Simone Vagnozzi, ex coach di Cecchinato che portà fino alle semifinali del Roland Garros e al numero 16 del ranking.

SINNER-PIATTI, COSA C’È DIETRO IL DIVORZIO

Tre indizi costituiscono una prova dai tempi di Agatha Christie e allora è semplice dedurre che ormai non si torna indietro: dopo otto anni, le strade di Sinner e Piatti si dividono. Sembrava un idillio fino a pochi mesi fa, vista la crescita esponenziale di Jannik nel 2021, con l’ingresso nella top ten, ma evidentemente qualcosa non andava, sia dal punto di vista della programmazione, che da quello tecnico.

Stando ad alcuni rumors, all’altoatesino non è andata giù la rinuncia alle Olimpiadi e non era d’accordo neppure con le idee del coach per il 2022, con l’intento iniziale di saltare Rotterdam, Marsiglia e Dubai per giocare direttamente in Coppa Davis e poi il Masters 1000 di Miami vinto l’anno scorso.

Pochi obiettivi prioritari, insomma, al posto di tanti tornei. Alla fine Sinner, causa covid, non ha effettivamente giocato né a Rotterdam, né a Marsiglia, ma si presenterà a Dubai. Più importante ancora la questione tecnica: le prime immagini degli allenamenti con Vagnozzi hanno mostrato variazioni e discese a rete e in generale, come ha spiegato l’atleta stesso dopo la sconfitta contro Tsitsipas, l’azzurro sentiva il bisogno di migliorare il proprio gioco. Così ha visto inevitabile la separazione da Piatti.

SINNER, IL SUPER COACH POTREBBE ESSERE NORMAN

Tornando ancora agli Australian Open, in seguito all’eliminazione Jannik Sinner aveva confermato le indiscrezioni sul super coach, rivelando che il nome sarebbe stato noto di lì a poco. Quello che non ha detto è che il super coach non sarebbe stato un consulente di Piatti, ma di fatto il suo sostituto. Inizialmente si erano fatti i nomi di due ex numeri uno sul campo come John McEnroe e Boris Becker, con quest’ultimo che ha lavorato anche con Novak Djokovic.

In realtà, a quanto pare, nessuna delle due è un’ipotesi concreta. In cima alla lista ora c’è Magnus Norman, che non avrà avuto altrettanta fortuna come giocatore, ma come coach è stato in grado di portare ad altissimi livelli Stan Wawrinka, vincitore di tre Slam e numero 3 al mondo come best ranking.

Non sappiamo se Sinner metterebbe la firma per questi risultati o se le sue ambizioni possano essere anche superiori, di sicuro al momento muore dalla voglia di fare l’ultimo salto di qualità, che gli consentirebbe di giocare con i top 5 del momento senza subire lezioni, come quella contro Tsitsipas del mese scorso. Vedremo se ha preso la decisione giusta per realizzare i propri sogni.

(Credits: Getty Image)

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