INTER-LIVERPOOL, NOTTE CHAMPIONS DA BRIVIDI

Submitted by Anonymous on Wed, 02/16/2022 - 12:42
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Redazione
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Inter-Liverpool è la partita ideale per capire a che punto è il calcio italiano, quello dei club ovviamente. A luglio la nostra Nazionale si è laureata campione d’Europa battendo in finale l’Inghilterra ai rigori dopo aver giocato meglio per quasi tutti i 120 minuti, ma tra la squadra vincitrice dello scudetto e potenzialmente in testa anche all’attuale campionato, e la seconda forza della Premier League, potrebbe esserci un divario ancora troppo netto, che speriamo non si veda troppo in campo stasera alle 21, a San Siro, quando si giocherà l’andata degli ottavi di Champions. Del resto di quella notte di luglio non ci sarà nessuno, perché oggi Barella è fuori per squalifica e allora Bastoni rimase in panchina, mentre Alexander-Arnold non fu convocato a causa di un infortunio.

INTER-LIVERPOOL, INZAGHI ALL’ESAME KLOPP

La vocazione internazionale dei nerazzurri, insita nel nome, è rimasta ferma al Triplete di Mourinho, o, se vogliamo, all’epica rimonta sul Bayern con Leonardo allenatore nella stagione successiva, poi rovinata dalla successiva batosta ai quarti contro lo Schalke. Da allora l’Inter non supera un turno nella fase a eliminazione diretta e tutto lascia pensare che anche oggi possa essere altamente improbabile. Ma per Simone Inzaghi e la sua squadra è comunque un esame fondamentale, indipendentemente dal risultato. Il tecnico attuale ha “liberato” il gruppo dai dogmi contiani e gli ha dato un gioco più europeo, con baricentro più alto, momenti di pressing nella metà campo avversaria, possesso palla. Anche in Serie A, però, l’ancoraggio alla tradizione ogni tanto presenta il conto, spesso nei finali di partita o contro avversari che affrontano la capolista con coraggio, come ha fatto sabato il Napoli. Contro Jürgen Klopp, che fa dall’intensità un cavallo di battaglia, si capirà quanto sia effettivamente “europeo” il calcio che Inzaghi chiede alla propria squadra.

INTER-LIVERPOOL, LA DIFFERENZA IN CHAMPIONS

In Premier League il Liverpool ha collezionato 54 punti in 24 partite, con 16 vittorie, 6 pareggi e 2 sconfitte, è al secondo posto e ha una gara da recuperare per accorciare le distanze dal Manchester City capolista. In Serie A l’Inter ha esattamente gli stessi punti, frutto dello stesso cammino, che hanno portato allo stesso attuale piazzamento, con l’unica differenza che la prima in classifica (in questo caso il Milan) è a portata di sorpasso. Anche i gol subiti sono quasi identici: 19 i Reds, 20 i nerazzurri, che però ne hanno segnati anche sei in meno. Ma sono due campionati diversi e forse è meglio confrontare la stagione delle due squadre dal loro comportamento in Champions League. Ed è qui che emerge il gap, perché Klopp ha superato la fase a gironi vincendo tutte e sei le partite nel “girone della morte”, come lo avevano battezzato, contro Atletico Madrid, Porto e Milan, tutti rivali di spessore, e il solo Salah ha segnato 7 gol contro gli 8 di tutta l’Inter, che invece, è arrivata seconda, perdendo entrambe le partite contro il Real Madrid.

INTER-LIVERPOOL, DZEKO-SALAH AMICI CONTRO

L’Inter affronterà entrambe le partite contro il Liverpool senza il suo giocatore più “europeo”, Nicolò Barella, che sarà sostituito da Vidal. Per Klopp un’altra bellissima notizia: la prima è che nella sua rosa non c’è un solo giocatore indisponibile. In realtà il Liverpool ha vinto a San Siro, contro il Milan, anche con una squadra composta da nove riserve, ma affrontarlo al completo, ovviamente, è ancora più complicato. Inzaghi si affiderà a Edin Dzeko, a segno sabato a Napoli, probabilmente affiancato ancora da Lautaro Martinez, ma fondamentale sarà il lavoro degli esterni Dumfries e Perisic e in particolare delle mezzali, che dovranno essere abili nello sdoppiarsi, sia negli scivolamenti sugli esterni per evitare le sovrapposizioni di Alexander-Arnold e Robertson con Salah e Mané, sia nella costruzione del gioco, con Calhanoglu chiamato al salto di qualità. Il Liverpool aggredirà prevedibilmente l’Inter impedendole di palleggiare, ma l’Inter dovrà essere altrettanto brava a restare alta, quando sarà il Liverpool a provare la costruzione dal basso, perché solo così impedirà agli spauracchi Salah e Mané di ricevere troppi palloni. In Coppa d’Africa, causa il livello tecnico medio-basso dei compagni, hanno dovuto abbassare la media gol, eppure hanno trascinato le loro nazionali in finale. Dzeko ha sempre ammesso di aver contribuito alla crescita dell’egiziano, quando giocavano insieme a Roma, adesso, a modo suo e con caratteristiche completamente diverse, dovrà dimostrare che il maestro è ancora in grado di superare l’allievo.

INTER-LIVERPOOL, LE PROBABILI FORMAZIONI

Inter (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Vidal, Brozovic, Calahnoglu, Perisic; Dzeo, Lautaro Martinez. All. Inzaghi

Liverpool (4-3-3): Alisson; Alexander-Arnold, Konaté, Van Dijk, Robertson; Keita, Fabinho, Thiago Alcantara; Salah, Diogo Jota, Mané. All. Klopp

(Credits: Getty Image)

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