Il tema di Salisburgo-Bayern, andata degli ottavi di finale di Champions League, è l’età dei due condottieri: Matthias Jaissle, allenatore del club austriaco, è nato il 5 aprile 1988, mentre Julian Nagelsmann il 23 luglio 198 e fino alla scorsa estate, prima di trasferirsi da Lipsia in Baviera, era stipendiato dallo stesso datore di lavoro del collega, la Red Bull. 33 anni l’uno, 34 l’altro: non ci sarà l’infortunato Manuel Neuer, ma in campo andrà comunque un calciatore più “vecchio” di loro, Andreas Ulmer, terzino sinistro del Salisburgo quasi certamente titolare.
SALISBURGO-BAYERN, CONFRONTO IMPOSSIBILE
Salisburgo e Bayern sono le dominatrici assolute dei rispettivi campionati: il club della Red Bull comanda in Austria a +14 sulla prima inseguitrice, il Wolfsberg, dopo 19 giornate (e una sola sconfitta), i bavaresi sono leader in Germania a +6 sul Borussia Dortmund, pur essendo reduci dalla sorprendente figuraccia di Bochum, dove hanno perso 4-2. Un confronto tra le due squadre, tuttavia, è davvero improponibile: da un lato una rosa dal valore complessivo di circa 200 milioni (che non sono neppure pochissimi e del resto il Salisburgo si è qualificato agli ottavi di Champions), dall’altro una che, secondo i dati Transfermarkt, ne supera gli 800, anche perché quello di Lewandowski (circa 50) è notevolmente abbassato dall’età. Il cammino europeo dei bavaresi in questa stagione, oltretutto, è impressionante: 6 partite, 6 vittorie, 22 gol fatti, solo 3 subiti. Il Salisburgo, ovviamente, ha fatto più fatica a qualificarsi, compiendo comunque un’impresa eliminando il Siviglia e piazzandosi secondo dietro il Lille.
SALISBURGO-BAYERN, DEUTSCHLAND ÜBER ALLES
Gli ultimi tre allenatori ad aver vinto la Champions League sono tedeschi: Jürgen Klopp al Liverpool, Hans-Dieter Flick al Bayern, Thomas Tuchel al Chelsea. Jaissle e Nagelsmann hanno sicuramente voglia di iscriversi alla lista e il secondo, ovviamente, ha la possibilità di farlo sin da questa stagione. Per lui il sorteggio è stato sicuramente fortunato, mettendogli di fronte un avversario che non conosce direttamente, ma di cui, al di là delle analisi video, può in qualche modo intuire l’essenza, proprio perché la scuola Red Bull non cambia da Salisburgo a Lipsia. Non a caso, per entrambi il mentore è Ralf Rangnick e la mentalità che i due allenatori provano a trasmettere alle proprie squadre è di fatto identica. Intensità, pressing alto, niente possesso sterile, calcio offensivo e verticale. Lo spettacolo, pertanto, è assicurato.
SALISBURGO-BAYERN, OKAFOR SFIDA LEWANDOWSKI
Ricordate Noah Okafor? Se seguite la Nazionale, è molto probabile: è l’attaccante della Svizzera che giocò benissimo contro gli Azzurri nell’ultimo 1-1 all’Olimpico e poi trascinò gli elvetici al Mondiale aprendo le danze pochi giorni dopo contro la Bulgaria. Ebbene, con la maglia del Salisburgo ha segnato 7 gol in campionato e 3 in Champions, tra cui quello decisivo per la qualificazione al Siviglia, e dopo la lunga sosta invernale, venerdì a Vienna contro il Rapid è ripartito alla grande con una rete e un assist. Il suo compagno di reparto, il 20enne Karim Adeyemi, nazionalità tedesca, viaggia ancora più forte: 18 centri in stagione e magari un giorno, come tutti i tedeschi più forti, giocherà proprio al Bayern. Intanto lo aspetta il confronto con Lewandowski, che in quanto a numeri è imbattibile: 26 gol in 22 partite di Bundesliga, 9 in 6 gare di Champions, più la doppietta in Supercoppa. Oggi al Bayern mancheranno Goretzka, Davies e Musiala, ma con il polacco lì davanti, l’impressione è che il piccolo, seppur talentuoso, Salisburgo, per quanto possa graffiare in attacco, difficilmente riuscirà a fermare i bavaresi.
SALISBURGO-BAYERN, LE PROBABILI FORMAZIONI
Salisburgo (4-3-1-2): Kohn; Kristensen, Solet, Wober, Ulmer; Capaldo, Camara, Seiwald; Aaronson; Adeyemi, Okafor. All. Jaissle
Bayern (3-2-4-1): Ulreich; Pavard, Süle, Hernandez; Kimmich, Tolisso; Gnabry, Müller, Sané, Coman; Lewandowski. All. Nagelsmann
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